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Mary Shelley

Regia di Haifaa Al-Mansour vedi scheda film

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La recensione su Mary Shelley

di Furetto60
5 stelle

Biopic sulla vita di Mary Shelley, autrice dell'immortale "Frankenstein"

Mary, figlia di un'antesignana del femminismo e del filosofo determinista William Godwin, appassionata di letteratura gotica, spesso si reca in un cimitero, per sbizzarrire la sua fantasia e per trovare l’ispirazione, per scrivere il suo primo romanzo. Durante un soggiorno in campagna, incontra e s’innamora ricambiata di Percy Shelley,giovane e affascinante poeta. Ma Percy è già coniugato e con figli,  fino a che può, nasconde a Mary la verità. Quando il nodo viene al pettine, Mary è costernata, tuttavia la passione amorosa, ha il sopravvento e i due fuggono insieme,in barba al divieto del padre, trascinandosi dietro la sorella minore di Mary. Tra i tre si viene a stabilire un singolare ménage, che conosce alti e bassi,sia sul piano affettivo che materiale, per lo più vivono in miseria e abitano in una casa fatiscente, assediati e inseguiti dai creditori.Durante una notte  tempestosa,in quel di  Ginevra, nel 1816, Mary insieme a Percy Bysshe Shelley e ai poeti-scrittori Lord Byron e John Polidori, sfidano il maltempo, con una singolare tenzone, inventare la miglior storia horror mai scritta. In mezzo a tanti velleitari e  vanesi scrittori, annoiati e preda dei loro stravizi, la geniale penna di Mary si distingue,  esibendo con eleganza, tutta la propria geniale maestria, e vergando la prima copia di "Frankenstein" vince cosi la sua personale sfida, con un’opera che diventerà immortale.All’inizio, il suo manoscritto, viene respinto da diversi editori,ma grazie alla perseveranza della scrittice, alla fine è pubblicato, con la clausola dell’anonimato dell’autore e una prefazione del compagno, poi lo stesso rivelerà al mondo letterario che la vera autrice è mary. Il suo iter editoriale fu tormentato,  perché proponeva un genere che mal si coniugava con la mentalità della borghesia ottocentesca, Il mostro non era contemplato, il diverso era bandito. Il romanzo Frankenstein: o il Moderno Prometeo,è attraversato dalla quella stessa ambizione che aveva animato il mito greco. Qui c'è  uno scienziato, Victor, cosi pazzo,dal ritenere di poter sfidare Dio nel concepire la vita. E cosi ha inizio la dolorosa avventura della sua miserabile creatura passata alla storia,frutto di uno scellerato e macabro esprimento,una sorta di puzzle, che assembla parti anatomiche di cadaveri, per ridarvi un soffio vitale .Dentro questa splendida storia, ci sono anche altri elementi, come la disperazione,l’infelicità di essere diversi e soprattutto la solitudine.Il biopic, della regista Haifaa Al Mansour, prova a raccontare il lungo e travagliato processo creativo,che ha portato la protagonista a scrivere questo capolavoro, soffermandosi soprattutto  sugli aspetti sentimentali e mettendo in secondo piano lo spaccato familiare e sociale in cui è immersa Mary e poco dicendoci sul romanzo stesso, che è invece un lavoro straordinario e rivoluzionario,complesso, dalle tantissime sfaccettature e dalle tante chiavi di lettura.D’altra parte da un film di poco meno di due ore, forse non si può pretendere di più

 

 

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