Regia di Robert Siodmak vedi scheda film
Argomento caro all'Hemingway giornalista. The Killers è un viaggio molto chiarp e punteggiatp di flashback, fuochi fatui e discesa negli inferi dell'universo gangster.
Siodmak articola il suo giallo su una serie di momenti "rilevanti" (nel senso hitchcockiano) e guida lo spettatore non alla ricerca, ma a un'esposizione chiara dei fatti. L'azione è continuamente stravolta da frasi smozzicate, confessioni da estrema unzione, incontri fortuiti: di tutto questo si compone il flusso scenico, abbastanza lineare, ma pieno di aperture narrative, cambi di prospettiva, conversazioni dirette con la nostra facoltà logica.
Nonostante ciò il film mantiene una straordinaria tensione, scardinando il mito dell'eroe (un giovane Burt Lancaster)mostrando le sue motivazioni all'interno di un mosaico di inganni.
Memorabili i piani sequenza dei ricordi, introdotti dalla voce fuori campo, che accompagna la reguia nella ricerca della velocità, della fluidità. Soprattutto, a titolo personale, tutta la sequenza della rapina.
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