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Creed - Nato per combattere

Regia di Ryan Coogler vedi scheda film

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La recensione su Creed - Nato per combattere

di mmciak
6 stelle

"Creed - Nato per combattere" diretto nel 2015 da Ryan Coogler,
devo dire che sono rimasto perplesso.

La storia racconta che il giovane Adonis Johnson non ha
mai conosciuto il padre, il famoso campione del mondo
di pesi massimi Apollo Creed, morto prima che egli nascesse.

Ciò nonostante, non può negare che la boxe faccia parte del
suo codice genetico, si dimette da un lavoro di ufficio e per questo
decide di spostarsi a Philadelphia, città in cui il genitore ebbe
un leggendario incontro con un allora esordiente di nome Rocky Balboa.

Una volta a destinazione, Adonis fa di tutto per incontrare
Rocky per chiedergli di divenire il suo allenatore, e lui tentenna.

Il Film prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), Warner Bros
e la New Line Cinema, rappresenta lo spin-off della saga di "Rocky",
la cui storia si svolge dopo "Rocky Balboa", sesto film della
serie creata da Sylvester Stallone, che si ritaglia il ruolo da
co-protagonista, tornando nel suo ruolo storico.

Intanto il tutto parte bene e coinvolge abbastanza,
almeno nella prima parte dove il figlio illegittimo
di Apollo Creed, ragazzo problematico in giro in
riformatori per il suo carattere spocchioso e violento,
la moglie di Apollo lo adotta e lo porta nella buona strada,
ma la passione per la boxe è forte, come intraprendere
questo lavoro.

La parte debole inizialmente è quella sentimentale
con la sua vicina di casa, che cade nel prevedibile,
e poi non solo e che a tratti risulta tamarro,
soprattutto per le presentazioni degli avversari.

Comunque il tutto ha un buon ritmo, molto scorrevole,
con una regia di Coogler molto creativa e al primo
incontro suo di Boxe realizza uno splendido piano
sequenza di circa 3 minuti.

Il problema scatta nella seconda parte perché diventa
tutto scontato, e anche una sorta di remake del "Rocky"
del 1976, con alcune modifiche, con scene e dialoghi
uguali, dove solo i protagonisti cambiano, ma le storie
sono sempre le stesse, aggiornate ai giorni nostri e i
mezzi di oggi come internet.

Poi il protagonista Adonis si vuole affermare senza
far sapere che è figlio di Creed e lo nasconde,
ma alcuni lo scopriranno proprio alla rete,
e dopo il primo incontro diventa, a mio parere,
troppo presto di dominio pubblico, e tutti lo conoscono.

Quello che non convince pienamente è l'interpretazione
dello stesso Adonis "Donnie" Johnson interpretato
da Michael B. Jordan, che è altalenante, a volte sembra
spaesato e poco convinto di quello che sta facendo,
meglio Tessa Thompson, nella parte della sua ragazza
Bianca, che somiglia a Lisa Bonet, dei "Robinson",
anche se è presente Phylicia Rash?d, protagonista
della serie, che interpreta la moglie di Creed.

Ma quello che si regge tutto il Film sulle spalle è Sylvester Stallone,
qui in stato di grazia e in forma smagliante e riesce
a salvarlo, nonostante la seconda parte sia prevedibile,
e fa una parte molto sentita e partecipata, grazie a lui
si alza la asticella.

La cosa singolare e che a un certo punto Adonis,
a un certo punto va a Philadelphia, dove è iniziato
tutto (...e poi paese dello stesso Stallone), a trovare
Balboa, convincendolo ad allenarlo.

Nel Cast figurano anche:
Graham McTavish,Stephanie Damiano, Will Blagrove, Vincent Cucuzza, Juan-Pablo Veiza, Tony Devon e Anthony Bellew.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
le musiche di Ludwig Göransson,
le scenografie di Hannah Beachler
e i costumi diKathryn E. Smith e Jody Felz,
che rendono una buona messa in scena.

In conclusione un Film riuscito a metà,
dove regge bene la prima parte,
per poi andare troppo sul prevedibile e
diventare un remake del primo "Rocky",
con stesse inquadrature e dialoghi,
soprattutto verso il combattimento
finale, e poi fa la parte del leone proprio
Stallone che è in stato di grazia, e copre
la lacunare interpretazione del protagonista
e fa salire l'asticella dalla mediocrità.

Il Mio voto: 5,5.


 

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