Regia di Michele Lupo vedi scheda film
Una gang di criminali sottrae un prezioso malloppo in gioielli, ma il bottino è conteso fra gli stessi banditi e, mentre la polizia brancola nel buio, è un giornalista a mettersi sulle tracce dei colpevoli.
La carriera di Michele Lupo è proceduta saltando in maniera piuttosto netta da un genere all'altro, cominciando con i peplum per passare ai western e quindi ai gangster movie del tipo 'grande rapina': nel 1967 il Nostro gira uno di seguito all'altro Colpo maestro al servizio di Sua Maestà britannica e questo Troppo per vivere... poco per morire. Seppure non tra i migliori rappresentanti del filone, questa pellicola ha dalla sua una scrittura piuttosto fantasiosa e un ritmo serrato che in fin dei conti fanno già da soli buona parte del lavoro necessario, considerando le ambizioni modeste, di puro intrattenimento, di partenza. La sceneggiatura è firmata da Ernesto Gastaldi, Sandro Continenza, Fabio Carpi e Paolo Levi; tra gli interpreti principali vale la pena di segnalare la presenza di Claudio Brook, Sydney Chaplin e Daniela Bianchi, con ruoli anche per Yves Vincent, Nazzareno Zamperla, Jacques Herlin, Paolo Gozlino e Andrea Bosic. Frutto di una coproduzione tra Italia e Francia, il film non ha una consistenza logica troppo solida, ma sfrutta al meglio le tonnellate di azione previste dal copione e lo fa con una piacevole colonna sonora swingata a cura di Alessandro Alessandroni e Francesco De Masi. 3,5/10.
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