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Dove eravamo rimasti

Regia di Jonathan Demme vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Dove eravamo rimasti

di ethan
7 stelle

Linda Brummel (Meryl Streep) ha abbandonato da anni la sua famiglia, è squattrinata, fa la cassiera in un supermercato e, con lo pseudonimo di Ricki, è la cantante del gruppo Rock Ricki and the Flash, composto dall'uomo che ora ha una relazione con lei, Greg (Rick Springfield) e altri tre elementi della band, tutti abbastanza in là con gli anni, ma ancora grintosi e passionali nella loro riproposta di cover di gruppi storici in locali scalcinati e non molto frequentati, ma comunque sostenuti da una ristretta cerchia di aficionados. La donna viene contattata dall'ex marito Pete (Kevin Kline) poichè la figlia Julie (Mamie Gummer, figlia della Streep anche nella vita e, in effetti, molto rassomigliante) è caduta in depressione per la separazione dal marito, mentre un altro figlio ha una relazione omosessuale, da lei osteggiata ed un altro ancora sta per sposarsi ma non la vuole al matrimonio. Sarà la seconda moglie di Pete, Maureen (Audra McDonald), dopo aver avuto un alterco con lei, a invitarla alle nozze.

'Ricki and the Flash', con l'abominevole titolo nostrano 'Dove eravamo rimasti', è una dramedy a cui gran parte del merito va ascritto a Jonathan Demme, il quale riesce a cavare il meglio dalla non certo originalissima sceneggiatura di Diablo Cody, sempre attenta a ritrarre personaggi femminili che seguono percorsi alternativi, vedere ad esempio 'Juno' o 'Young Adult', tutt'e due diretti da Jason Reitman, imperniata su una donna che ha abbandonato la propria famiglia per inseguire il sogno di fare la rockettara, in gran parte ridimensionato dalla realtà dei fatti, dirigendo con energia e vigore le tante parentesi puramente musicali, e con bravura l'eterogeneo cast, 'capitanato' da Meryl Streep che torna, a quasi dieci anni di distanza da 'Radio America', a interpretare un ruolo a tutto tondo, dove può mettere in mostra, oltre a quelle arcinote, puramente da attrice, anche le sue qualità canore e un'anima Rock davvero niente male.

Pur essendo risaputo nella trama e negli sviluppi, il film è comunque godibile, dotato di buon ritmo ed interessante anche per il mix tra finzione filmica e vita vera, rappresentato da Riki e la figlia Julie dove, se si osserva con attenzione, traspare la complicità e l'affetto tra Meryl Streep e la secondogenita Mamie Gummer, rapporto che va oltre la professionalità pura e semplice.

Immeritatamente definito il peggior film di Jonathan Demme, ma non sempre si può girare 'Il silenzio degli innocenti'!

Voto: 7.

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