Espandi menu
cerca
Humandroid

Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film

Recensioni

L'autore

will kane

will kane

Iscritto dal 24 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 79
  • Post 6
  • Recensioni 4131
  • Playlist 23
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Humandroid

di will kane
6 stelle

In un futuro in cui l'altamente tecnologico avrà tracce di già pronto da rottamare, la Polizia utilizzerà degli androidi antropomorfi per le incursioni, i pronti interventi e le azioni ad alto rischio: gli Scout. Progettati da un giovane ingegnere, vengono preferiti al più ingombrante, e probabilmente più micidiale modello guidato a distanza, tipo drone, che vola e può contare su una potenza di fuoco maggiore. Tra i due progettatori che hanno concepito i diversi modelli, nasce un'inimicizia, e un esemplare che ha avuto gravi danni in un intervento, viene riprogrammato, con una nuova tecnica che gli dà una coscienza quasi umana: l'inaspettato gesto di tre rapinatori, che rubano il robot, genererà una situazione sempre più pericolosa. Dopo il non travolgente risultato commerciale di "Elysium", Neill Blomkamp fa un mezzo passo indietro, e ambienta questo film in un contesto che richiama, soprattutto scenograficamente, il lungometraggio che lo lanciò, "District 9": ma questa sua pellicola, è andata ancora peggio. Non è tutto da buttar via, perchè il sudafricano è un autore con una visione propria del mondo, soprattutto futuro, e una coscienza sociale radicata e interessante: la fatiscenza del mondo diviso in classi in maniera troppo netta e la stupidità di chi rincorre il profitto senza scrupoli sono costanti della poetica di un regista che, se lasciato lavorare, produrrà ancora cose importanti (infatti gli è affidato un nuovo capitolo di "Alien", direi scelta azzeccata eccome). Quello che nuoce a "Chappie" è una dimensione un pò troppo asfittica, fin troppi richiami a "Pinocchio" e "Robocop", tanto per fare due esempi pratici: però il ponte tra idealisti e reietti, e il fattore umano che, prepotentemente torna sempre a farsi valere in ogni ambito, se pure lo si volesse escludere, sono motivi di interesse, e di spessore di racconto, che vanno sottolineati. Nel cast, bene (per quanto pettinato tipo avventore d'osteria russa) Hugh Jackman in un ruolo antipatico ma ben reso, e il febbrile Watkin Tudor Jones, tossico, violento, inaffidabile ma alla fine umanissimo.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati