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Italiano medio

Regia di Maccio Capatonda vedi scheda film

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La recensione su Italiano medio

di AndrewTelevision01
8 stelle

"Avevi ragione tu Franca, ho capito che esistono i compromessi, che niente è negativo e basta. Cioè, ad esempio, ho capito che si può essere vegani e mangiare il porco fritto... che si può fare beneficenza e nello stesso tempo scialacquarsi i soldi a donnacce... che si può condurre una vita sana e drogarsi molto... che si può essere impegnati socialmente e politicamente e nello stesso tempo fregarsene di tutto... finché siamo in Italia."

-Giulio Verme

Maccio Capatonda

Italiano medio (2015): Maccio Capatonda

Giulio Verme (Maccio Capatonda) ha sempre vissuto in una famiglia teledipendente, perciò non ha mai avuto l'attenzione dei genitori, quali lo avrebbero procreato per un'errore casuale. Crescendo con una mentalità diversa da quella dei suoi, Giulio diventa il contrario di quest'ultimi ovvero ambientalista, animalista e vegano: comincia, perciò a fare attivismo fuggendo dalla vita travagliata dei genitori, e incontrando, durante i corsi di università Franca (Lavinia Longhi), quale concorda con lui in tutto così tanto che decidono di andare a convivere insieme. Passa il tempo e la vita di Giulio comincia a decadere vertiginosamente: i suoi sforzi di attivisimo cominciano a risultare nulli persino per sè stesso, non possiede nè un televisore, nè un cellulare per comunicare, inoltre vi sono dei litigi con Franca, quale comincia a detestare il carattere narcisista di Giulio. Durante due settimane di partenza, da parte di Franca per volontariato Giulio incontra un vecchio amico di infanzia, Alfonzo Scarabocchi (Herbert Ballerina) quale, presentandosi come testimone di Geova, sembra portarlo ad uno stato medio d'intelletto, per via di una pillola che riduce l'utilizzo del cervello dal 20 al 2%. Così, Giulio comincia a comportarsi come un normale italiano (medio, appunto) compiendo ogni atto senza responsabilità, ma soprattutto senza vergogna; la vita di Giulio cambia improvvisamente, quindi. 

Luigi Luciano, Maccio Capatonda, Enrico Venti

Italiano medio (2015): Luigi Luciano, Maccio Capatonda, Enrico Venti

"Italiano Medio" è come un enorme quadro assimilato allo specchio della società italiana: ovviamente quella di Maccio è stata una caricatura pressocché forzata e pesante dell'italiano medio, descritto come un macaco con i vestiti. Tutta l'indecenza, l'ignoranza, l'immaturità, i gesti estremi vengono giustificati dal voler cambiare la società, non potendo riuscire al contempo di desiderare certi desideri dello stesso italiano medio, che Giulio tende a desiderare. Non a caso, durante il film vi è il pezzo demenziale "Una vita da verme", significativa per il personaggio stesso di Verme, seppur demenziale nel contesto parodistico. Si affrontano temi sociali come l'ambientalismo, il veganismo, l'animalismo, la raccomandazione, il lavoro, la miseria, le droghe, ma anche un particolare tema psicologico quale il bipolarismo. Incredibilmente, Maccio riesce ad emozionare anche quando non ce n'è bisogno: il contesto critico del film sta sul fatto di voler denunciare tutti, ma proprio tutti gli errori disumani commessi da un particolare individuo nato in questa nazione (che può essere considerato anche in generale), guardacaso vengono inserite volgarità come parolacce, peti, rutti per caratterizzare al massimo il messaggio da Maccio mandato, ma quando ci si rende conto che il pubblico del cinema ride di gusto più nelle scorregge che nell'estesa critica sociale, allora vuol dire che ancora non siamo pronti. Non siamo pronti per vedere il progresso, progresso tanto discusso all'interno del film (a livello socio-politico). Ad accompagnare vi è il no-sense studiato a fondo di Maccio, intriso di Herbert Ballerino e del tanto odioso (almeno dal pubblico) Ivo Avido, che fortunatamente riempe di poco lo spazio da lui servitovi nel film. Troviamo due eccezionali Barbara Tabita, rappresentazione femminile della donna facile/interesse monetario fatto a persona, e Lavinia Longhi, speranza umana per il personaggio di Giulio e suo unico grande amore.. forse? Infine, vi è un fantastico cameo di Nino Frassica che non guasta mai nelle apparizioni televisive/cinematografiche del Maccio.

Grande opera visiva da non perdere!

8½.

 

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