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Testimone d'accusa

Regia di Billy Wilder vedi scheda film

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La recensione su Testimone d'accusa

di Antisistema
10 stelle

Nell'anno domini 1957 il Dio dei registi ci regala due capolavori; Arianna, film sentimentale dal sapore mitteleuropeo e Testimone d'Accusa, un giallo processuale in cui Wilder mescola il genere con la commedia sino a dei tocchi noir addirittura. Tratto da un'opera teatrale di Agatha Christie, scrittrice commerciale famosa per i suoi romanzi dell'investigatore Poirot, Testimone d'Accusa era poco più che un discreto prodotto letterario quando Wilder ne fece un adattamento cinematografico dando a quest'opera secondaria nella produzione dell'autrice l'immortalità eterna.

La pellicola ruota intorno ad un delicatissimo caso penale in cui Leonard Vole (Tyrone Powel), a causa della sua amicizia con un'anziana vedova, viene accusato dell'assassinio di quest'ultima a causa di un testamento che lo nomina erede di ben 80.000 sterline, sua moglie di origine tedesca Christine Helm (Marlene Dietrich) potrebbe scaggionarlo con la sua testimonianza, ma lo scaltro ed esperto avvocato difensore sir Wilfrid (Charles Laughton) non vuole avvalersi della deposizione della donna per dei forti sospetti sulla sua persona.

 

Charles Laughton

Testimone d'accusa (1957): Charles Laughton

 

Il film inizia con un flashforward nell'aula di tribunale della Corte d'Assise di Londra, che riunitasi sta per pronunciare il verdetto sul caso in questione, la macchina da presa si avvicina al banco del giudice ed inquadra la spada appesa alla parete, arma simbolo di autorità, giustizia e potere; ma anche di violenza e strumento di giustizia fai da te; meglio di un Alfred Hitchcock quindi, Billy Wilder già con un semplice movimento di macchina in avanti, sin da subito ci ha fatto capire lo sbocco della vicenda che trovera' si una sua risoluzione, ma non per mano del giudice e della legge; subito dopo, a ritroso parte la vera e propria narrazione del film che ci mostra gli antefatti della vicenda.

Wilder amplia notevolmente il ruolo dell'avvocato difensore sir Wilfrid, così come l'inserimento del flashback del primo incontro tra Leinard e Christine in Germania, nonché la notevole commissione tra giallo e commedia, mediante gli spassosi battibecchi tra l'avvocato Wilfrid e l'infermiera miss Plimson (Elsa Lanchaster), perché il primo di riposarsi e curare la propria salute proprio non ne vuol sapere.

 

Charles Laughton, John Williams

Testimone d'accusa (1957): Charles Laughton, John Williams

 

Sir Wilfrid viene da un periodo di degenza in ospedale per un infarto, starsene fermo e a riposo sarebbe una cosa saggia, però il nostro protagonista non è un tipo saggio e di accettare noiose cause civili, non ne può proprio sapere, così decide di a suo rischio e pericolo di accettare la difficile e stressante difesa di Leonard Vole.

Il processo ed i suoi atti sono descritti con minuzia di particolari, non c'è spettacolarizzazione o ipersemplificazione eccessiva nella trattazione, però grazie ai magnifici dialoghi di Wilder non solo il tutto risulta coerente e facile da seguire, ma è anche appassionate nei tecnicismi dialettici che Wilfrid usa per smontare le testimonianze sfavorevoli e le accuse del procuratore ministeriale.

C'è un'unica verità ed apparentemente ci si arriva in via processuale, ma la verità processuale come s'insegna a giurisprudenza non sempre coincide con quella reale; verità ed inganno s'intrecciano nel finale con un devastante doppio colpo di scena, il primo dei quali si potrà anche intuire perché stra-usato in molti film successivi (e coerente con la poetica di Wilder), ma ci penserà il secondo totalmente inaspettato a scombussolare subito il nuovo status quo formatasi.

 

 

Non posso rivelare nulla di entrambi, perché lo stesso Wilder fece mettere un avviso nei titoli di coda del film, dove pregava il pubblico di non anticipare nulla della parte finale ad eventuali conoscenti, i quali si sarebbero rovinati il film in modo irrimediabile, quindi siccome rispetto il regista anche dopo oltre 60 anni, mi asterrò da qualsiasi accenno in proposito. 

Vi basti sapere che proprio per la parte finale, la campagna promozionale per il premio Oscar a Marlene Dietrich venne irrimediabilmente compronessa e vergognosamente non ottenne neanche la nomination, che per la cronaca furono ben sette tra cui miglior film, regia, sceneggiatura non originale, attore protagonista ed attrice non protagonista, ma siccome era l'anno del pigliatutto Pobte sul Fiune Kwai, non ottenne neanche un premio. Buon successo di pubblico per un film costato 3 milioni e al box office ne fece ben 9, ad oggi resta il miglior film processuale della storia del cinema ed il miglior adattamento di un'opera di Agatha Christie.

 

Marlene Dietrich

Testimone d'accusa (1957): Marlene Dietrich

 

Film aggiunto alla playlist dei capolavori : 

//www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297

 

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