Regia di Guido Zurli vedi scheda film
Horror a forte contaminazione commedia le cui uniche note positive sono l'ottimo Victor Buono e la gustosa colonna sonora firmata Alessandro Alessandroni.
Originale è probabilmente l'unico aggettivo di natura positiva utilizzabile per questo “Lo strangolatore di Vienna”, horror fortemente contaminato di commedia che è andato nel corso dei decenni assumendo uno status di mini-cult, forse più per la sua difficile reperibilità che non per meriti tecnici e/o artistici che francamente latitano. Victor Buono (lo ricorderete forse per la serie TV anni '60 “Batman”) interpreta un macellaio viennese appena rilasciato dal manicomio dove era stato rinchiuso per ben tre anni per aver colpito una cliente con un fegato! Partendo da tale premessa, grottesca e assurda come poche, vien facile comprendere le intenzioni certo non seriose del regista Guido Zurli e dei suoi sceneggiatori Dag Molin e Dick Randall. Il resto è sfortunatamente routine, con ben poco da salvare se non il già citato Victor Buono, perfetto nella parte del folle macellaio adiposo costantemente madido di sudore, e una gustosa colonna sonora, scanzonata al punto giusto, firmata Alessandro Alessandroni. Certo, dubito che in un'eventuale viaggio in Austria posteriore alla visione di questo film avrete l'ardire di mangiare salsicce viennesi.
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