Regia di Severin Fiala, Veronika Franz vedi scheda film
Questo film perfettamente confezionato da Veronika Franz e Severin Fiala ha una doppia anima, quella da festival elegante e sorniona e quella di genere, ricca di tensione ed horror.
La pellicola è un horror d’atmosfera lento, la regia si sofferma sull’ambiente, sulla composizione e sulla pulizia della sceneggiatura fredda, algida. Veniamo subito proiettati attraverso l'incedere due gemelli in una casa in mezzo alla campagna dove campeggia “la madre”, una donna con il volto coperto. Quanto è visibile dal trailer, tra i più belli dei questa stagione, è confermato con il passare dei minuti, ma il film sembra essere stato diviso in due atti, speculari diversi ma complementari, uno ad alta tensione l’altro horrorifico … e non stonano.
Il comparto visivo del film è estremamente affascinante, preciso, nel suo design modernista della casa locata molto probabilmente nella campagna austriaca. Per quanto riguarda sembra essere per nulla superficiale,piuttosto risulta essere un indagine sul comportamento dissociativo visto da più prospettive, da parte della madre e da parte dei due fratellini, le piccole “pesti” Elias e Lukas.
La struttura del film si basa sul segreto ed il non detto, che ci tiene spesso in tensione, la seconda parte seppur riuscita manca del realismo agognato dalla pellicola per molta parte della pellicola. A vedere il film balza alla mente Haneke, ma forse manca quella commistione di secca satira sociale e tensione, questo è più un film che si basa sullo studio psicologico individuale in questo senso può ricordare Babadook.
Guardalo se: ti piacciono gli horror d’atmosfera, i film quasi in un unico ambientePro: fotografia, regia, qualità, tensione
Contro: qualche sbavatura nella seconda parteVoto: 7.5
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