Regia di Edoardo Leo vedi scheda film
A volte mi capita di riuscire ad andare a vedere un film senza aver preso nessuna informazione in precedenza ed in certi casi mi aiuta un pò di sana disinformazione, specie se si tratta di film italiani , sui quali negli ultimi tempi nutro un tremendo timore.
Del regista in questione poi, non ho mai visto nulla, inoltre, cosa notevole , nel cast non c'è traccia dell'ennesimo comico televisivo o dell'ex velina di turno.
Evvia mi butto.
Oddio, la storia in sè non brilla per originalità : gruppo di quarantenni in un interno, no, in un casale ; eh... si sa.... ultimamente è di moda , e se si vuole cambiare aria dai fallimenti cittadini dove meglio se non in campagna e ripartire da zero a contatto con la natura e con il duro lavoro delle braccia , poco importa se nessuno di loro ha la più pallida idea di cosa fare , un minimo di professionalità, di informazione , anche spicciola spicciola, niente.
Un sogno , quello si e grande, di vivere e lavorare in tranquillità.
Ragazzi miei !!.....e meno male che ad aprire loro gli occhi ci penseranno, nell'ordine :
un camorrista di mezza tacca ; un immigrato che come da regolamento ( no..... non è un laureato) è un Re guerriero che, lui si , sa usare zappa e vanga e una ragazza, (quel tanto sciroccata da far pendat con l'ambiente ) che alla fine dimostra di avere un minimo di competenze pratiche e buona volontà. E poi lei , La Giulia 1300 !! Splendida protagonista , seppur anche a lei tocca in sorte il ruolo scontatissimo di canterina del sottosuolo che smorza la speranza di portare una ventata di originalità ( almeno ci fosse stata risparmiata l'inquadratura del cruscotto si sarebbe potuto sperare in un momento di nostra disattenzione ...ma da qui ad essere sorpresi .....)
Eppure alla fine , grazie a questo, a me sconosciuto Edoardo Leo, ci si affeziona al gruppo , se non altro perchè interpretato da attori un pò meno coatti del solito ( su tutti lo stesso Edoardo Leo e Anna Foglietta ), e che fanno tenerezza ; in certe scene si ride di gusto mentre in altre resta quella sensazione di elementarità, come di fronte al proprio bambino che alla recita scolastica dimostra una certa capacità affabulatoria , magari un poco superiore a quelli della sua età , e sorridendo si pensa.....chissà ...magari crescendo.....
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