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Il racconto dei racconti

Regia di Matteo Garrone vedi scheda film

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La recensione su Il racconto dei racconti

di steno79
7 stelle

I film di Matteo Garrone hanno bisogno di più di una visione per sedimentare nell'animo dello spettatore e lasciare traccia della loro visionarieta' di stampo realistico  (che non è un ossimoro). Con "Gomorra" il regista romano aveva prodotto "il film italiano più importante, più maturo, più cinematograficamente innovativo dai tempi della Dolce vita" (cit. Aldo Fittante, di cui in questo caso condivido l'entusiasmo), con "L'imbalsamatore" e "Reality" aveva prodotto altri due piccoli gioielli, che rafforzano l'impressione di trovarsi di fronte a uno dei migliori talenti italiani della sua generazione. Adesso con questo Racconto dei racconti Garrone cambia strada, provando addirittura un film fiabesco con venature fantasy, dunque un'incursione in quel territorio del "genere" che di solito spaventa i registi italiani che si sono fatti un nome con pellicole di impegno civile e sociale. Dal punto di vista figurativo, il film conferma la bravura di Garrone con immagini spesso affascinanti nella composizione visiva e nel taglio dell'inquadratura, che si avvalgono con sapienza di location insolite quali Castel del Monte o le Gole dell'Alcantara e sono accompagnate da musiche di Alexandre Desplat efficacemente sintonizzate con il loro contenuto. La scelta di un approccio realistico alla materia si rivela fruttuosa e anche gli effetti speciali, che rifuggono dalla più banale CG, contribuiscono alla magia di alcuni momenti... però nell'insieme il film resta un po' al di sotto delle migliori prove di Garrone. Questi tre racconti, che pure propongono molte tematiche ancora attuali, dalla libertà nella scelta della persona amata ai pericoli insiti nell'invidia e nella lussuria, non si amalgamano con efficacia e restano un po' troppo isolati l'uno dall'altro... mancando proprio quella ricchezza di risonanze emotive che avrebbe potuto fare la differenza. In parole povere, il filo conduttore è piuttosto debole e a tratti si ha l'impressione di andare di palo in frasca... impressione che non avevo mai avuto in "Gomorra", ugualmente strutturato in episodi paralleli. A parziale conferma di ciò, anche il cast non spicca più di tanto... l'unica attrice che davvero resta nella memoria è Bebe Cave, a cui si possono aggiungere gli onesti contributi di Toby Jones e dei gemelli Christian e Jonah Lees... mentre Salma Hayek e Vincent Cassel risultano piuttosto sprecati, e le brevi partecipazioni di John C. Reilly, Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini sostanzialmente inutili. Tuttavia, da qui a dire che si tratta di un fallimento, secondo me ce ne passa parecchio.

 

Voto 7/10

 

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