Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Che i pescatori siano abituati a raccontare balle sulle loro imprese è un fatto noto, ma Roger Willoughby esagera: ha scritto un celebre manuale sul tema senza aver mai preso un pesce in vita sua. Quando il capo gli ordina di partecipare a un torneo per fare pubblicità al negozio in cui lavora, i nodi vengono al pettine. Una commedia perfetta, da manuale, la migliore mai diretta da Hawks: tempi calibrati al secondo, entrate e uscite millimetriche, una trovata esilarante dopo l’altra (l’elettricità che manca nel momento più inopportuno, il falso indiano che rifila patacche ai turisti creduloni, il braccio ingessato in posizione di attenti...). Rock Hudson non è mai stato così efficace nel ruolo di riluttante oggetto del desiderio femminile, ma da solo non sarebbe bastato a raggiungere le 5 stelle senza l’apporto di una magnifica Paula Prentiss: infinitamente più animata e maliziosa della Doris Day di turno, fa rimpiangere che al cinema si sia vista troppo poco. Fra equivoci sempre più ingarbugliati e oggetti che sembrano animati di vita propria, c’è spazio anche per una finezza inaspettata: il primo bacio fra i due viene dato fuori scena, mentre lui è svenuto, ed è lei a raccontarlo. Qualche cedimento solo verso la fine, quando si tratta di tirare le fila sul versante sentimentale e di salvare in qualche modo il posto di lavoro; ma con l’ultima inquadratura, ironicamente metacinematografica, si ritorna di colpo al livello di eccellenza.
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