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Le regole del caos

Regia di Alan Rickman vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Le regole del caos

di maestro_farnese
6 stelle

Ti cattura piano piano. Kate Winslet è proprio brava.

Produttori e attori inglesi si cimentano per raccontare un pezzo del tessuto reale appartenente alla grande Francia di Re Sole (Luigi XIV), l'assolutista per antonomasia. Per la verità il risultato non riesce completamente, infatti la cornice storica è leggermente modificata a vantaggio di una storia d'amore che decolla lentamente e finisce per trionfare nei cuori degli spettatori. Il re è interpretato da Alan Rickman che è anche il regista, (niente male, come attore e come regista). La protagonista è fittizia nella storia poichè non c'è traccia alcuna della sua esistenza nella corte di Luigi XIV. E' una fantasia puramente inventata per dare corpo a una complessa relazione d'amore in uno scenario marcatamente vero, e questo riesce perfettamente. Sabine De Barra è una vedova molto bella, si occupa di progettare giardini importanti e quando viene a conoscenza che cercano un paesaggista alla corte di Re Sole non esita a candidarsi. Viene ricevuta dall'architetto ufficiale André Le Notre (realmente esistito) e dopo un pò di incondivise idee visionarie su come si percepisce l'arte del giardinaggio viene ugualmente assunta. Scopo della sua opera è la realizzazione, nella Reggia di Versailles, di una sala da ballo all'aperto circondata da fontane scintillanti. Il re desidera convogliare i grandi fasti francesi sulla nuova Europa dando una parvenza di eleganza, di potenza e di gloria. Il film si articola bene, è un pò lento ma profondo. La bella Winslet è divinamente brava in un ruolo dove la si vede in lotta con demoni del passato che destabilizzano il suo cuore, ma tenace e concreta nelle faccende della vita, un'onesta popolana dai modi risolutivi. Il ruolo maschile è affidato all'attore belga Matthias Schoenaerts, personaggio un pò misterioso ma anch'egli onesto con la propria storia sentimentale. Ottimo l'impianto costumistico e buona la direzione della regia. Merita la sufficienza e soprattutto merita la visione.  

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