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Una nuova amica

Regia di François Ozon vedi scheda film

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La recensione su Una nuova amica

di zombi
6 stelle

un film che non lascia indifferenti, ma non certo per il tema. ancora adesso son qua a chiedermi se mi sia piaciuto o meno. ozon che da buon cineasta è di sicuro uno che ha amato tanti registi differenti e ha visto molto nella sua vita, sicuro più di me, crea un film che scombussola la visione di chi guarda, almeno la mia. ho veramente fatto fatica a seguirlo perchè non ho ben capito il registro. si ride, si rimane in suspence, si crede di intravedere del mistero o almeno lo si attende da certi archi suonati nella colonna sonora o da certe immagini come quella finale che sembrerebbe presumere un che di hitchcockiano se non addirittura de palmiano e invece è un delizioso in divenire colorato di luce serale. ma sul momento si rimane disorientati. david ha le idee ben chiare, ma ovviamente ha paura di ciò che la gente potrebbe decidere di fare nei confronti della figlioletta. la moglie defunta sapeva tutto e aveva solo posto una clausola; mai in pubblico. lui aveva accettato ma poi col tempo travolto dall'estrema femminile sensualità della moglie(isilde le besco è un fiore primaverile stordente)aveva lasciato decadere questo suo lato. la naturalezza con cui si pone nei confronti dell'amica intima della moglie è totalmente almodovariana effettivamente. ma è quel freddo ambiente borghese ad essere travolto dalle mises e dai colori di romain en travesti a venire, diciamo, violato. difatti anais, la rossa timidina con le treccine, amica della bionda dea, è continuamente sballottata dai propri sentimenti a riguardo. sogna di fare l'amore con l'amica morta e si infiltra nei bagni maschili di un tennis club, quasi desiderando di trovare in flagranza david col marito in atti sodomitici. l'amica inventata, virginià, oramai è ineluttabilmente parte di sè e nel finale l'aria gialla del maestro del brivido si fa sentire prepotentemente. voglio volere, ma non oso. anais, l'amica in disparte della bionda isilde, che ha sposato il bello raphael, ma non ha ancora avuto figli. vive in una bella casa, in un bel quartiere dove pare che ognuno viva asseragliato nella propria ricca dimora. e poi basta varcare una porta per scoprire cose che ti cambieranno per sempre. non so se per me sarà il miglior ozon di sempre. preferisco per dirne una "potiche" o anche il precedente "giovane e bella" giusto per citarne due. però è un film che ti mette in condizione di pensarci su a lungo. e comunque romain duris è bravissimo.

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