Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Dietro la solita forma commedia, Verdone riflette sul nostro quotidiano e racconta la crisi contemporanea. Economica e di valori. Si ride (qualche volta amaro) sulle disavventure di un uomo di mezza età con qualche rimorso sul groppone (l'abbandono familiare), che da un giorno all'altro vede la sua vita ribaltata. Perde il lavoro e muore la sua ex moglie, ritrovandosi così due figli semisconosciuti in casa, adulti sì ma un po' sbandati. La convivenza sarà dura e foriera di nuove complicazioni. Sino all'arrivo di una vicina di casa molto particolare: le reciproche solitudini li faranno avvicinare. Tra scenette divertenti e momenti più scontati, il film resta piacevole e, a suo modo, profondo, pur con qualche caduta fra buonismo e déja vu. Le figure dei figli sono improbabili e irritanti, il meglio sono proprio i due protagonisti.
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