Regia di Rolando Ravello vedi scheda film
Questo film può conquistare.
Innanzi tutto per la levità con la quale racconta una storia d'amore più intermittente di quanto già le storie d'amore non siano. Eppoi per il coraggio nell'affrontare senza veli e senza drammi una realtà francamente psichiatrica, tutt'altro che divertente e spensierata.
Forse proprio l'inverosimiglianza della trama, spesso in bilico tra assurdo e incredibile, rende la storia tenera e malinconica, come solo una strana favola dagli esiti strani potrebbe fare.
Piacevole e sussurrato, il film si salva infine dal ridicolo (sempre in agguato), nell'ultima scena, che non è un "vissero felici e contenti", ma forse soltanto una dura e speranzosa lezione sul senso del non arrendersi mai.
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