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Unforgiven

Regia di Sang-il Lee vedi scheda film

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La recensione su Unforgiven

di alan smithee
6 stelle

FESTIVAL DI VENEZIA 2013 - FUORI CONCORSO
Probabilmente non era necessario procedere ad un remake del celebre e pluripremiato film di Clint Eastwood "Gli Spietati". Tuttavia Unforgiven va inteso come una rivisitazione traslata nel medesimo periodo dell'originale, ma in Giappone, nellìepoca dello shogunato. Ken Watanabe, ormai una star anche nelle molte produzioni occidentali a cui ha preso recentemente parte, è un guerriero ritiratosi con i due figliletti in una casetta speduta tra le montagne a coltivare una terra arida che lo ha ridotto alla fame. La sua scelta di lasciare il padrone che serviva con rispetto e professionalità maturò in seguito al dolore della scomparsa della moglie. L'occasione per tornare alla civiltà gli viene incontro quando un suo vecchio collaboratore passa a cercarlo per proporgli di guadagnarsi una lauta ricompensa ritrovando due balordi che sfigurarono una prostituta, rea di averli derisi commentando le rispettive virilità. Da qui prende avvio la vicenda che in effetti rispecchia da vicino il bel film di Eastwood, ma non lo scimmiotta mai. Una storia di rivendicazioni di diritti, di prepotenze e di avidità che si presta bene ad essere trasferita anche dall'arido West americano alle vastità di un Giappone piuttossto inedito e singolare. Bei paesaggi, belle vedute che riempiono un kolossal teso e riuscito, diretto con molta professionalità e che potrebbe trovare anche un certo seguito presso il pubblico occidentale.

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