Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Francesco Rosi è stato uno dei maggiori esponenti del cinema ad impegno civile e con il suo “Salvatore Giuliano” si è giustamente meritato un alto posto nell’Olimpo del cinema italiano. Il regista, autore anche de “Le mani sulla città” e “Il caso Mattei”, ha scritto l’elaborata sceneggiatura con Suso Cecchi D'Amico, Enzo Provenzale, Franco Solinas e ha diretto il film con taglio espressionista e solo in alcuni momenti con piglio documentarista (come per esempio l’intermezzo del processo). L’ottima restaurazione avvenuta nel ’99 conferisce alla pellicola una nitidezza che risalta l’ottima fotografia di Gianni Di Venanzo. Ciò che colpisce del film è soprattutto il modo in cui il regista ha deciso di impostare la narrazione continuamente frammentata in lassi temporali che conferiscono al lungometraggio un ritmo quasi febbricitante. La cruda realtà di quello che è uno dei più controversi e ambigui periodi della storia d’Italia ci viene proposta con nuda spietatezza, è un film politico che rifiuta le soluzioni romanzesche e spettacolari. Rosi espone seccamente i fatti e non nasconde il giudizio. Bello e coraggioso, un capolavoro. Voto: 10.
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