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Fuga di cervelli

Regia di Paolo Ruffini vedi scheda film

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La recensione su Fuga di cervelli

di FilmTv Rivista
2 stelle

Sono 5, variamente disgraziati o disabili (un paraplegico, un cieco e tre sfigati diversamente antisociali), e in mente hanno una cosa sola: la fuga. Per aiutare uno di loro a coronare un sogno d’amore, scappano a Oxford con documenti falsi e pessime intenzioni. Paolo Ruffini, regista per la prima volta, condivide coi suoi 4 complici un successo che parte dalla rete: i mitici doppiaggi del Nido del cuculo, cattiveria livornese su spezzoni hollywoodiani. Così Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, è una delle maggiori celebrità di YouTube (con parodie di blockbuster a volte esilaranti), capace, come pure Frank Matano, di totalizzare milioni di click per un singolo video. Completano il cast Andrea Pisani e Luca Peracino, alias i PanPers, duo reso famoso sul piccolo schermo da Colorado e come youtuber autori di classici tutorial intitolati, per esempio, Perché la cacca è marrone?. Sono portatori (con l’eccezione di Scilla, più sobrio e proiettato, pure troppo, su altri media) di un grado zero della comicità, confezionato per la fruizione rapida e reiterata da replay compulsivo e condivisione virale; qui tentano di riproporla in un format cinematografico. La trama, esile, viene dal film spagnolo Fuga de cerebros, il cui schema farsesco diventa contenitore di sketch che puntano al tormentone da web: Ruffini risponde «puppaaa» a ogni esitazione, Matano tenta di replicare la saga Scorregge sulla gente in versione grande schermo. Il risultato, semplicemente, non ha niente a che vedere con il cinema.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 47 del 2013

Autore: Ilaria Feole

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