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Riflessi in un occhio d'oro

Regia di John Huston vedi scheda film

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La recensione su Riflessi in un occhio d'oro

di emmepi8
8 stelle

Un'operazione che partiva da una inziativa della Taylor con Mongomery Clift, che però morì prima di inziare le riprese, ed infatti gli incassi del film sono stati destinati alle ricerche delle malattie del cuore. Huston affronta il tema della omosessualità che è distante mille miglia dal suo panorama, eppure, e forse per questo , riesce ad affrontarlo in maniera magistrale, escluso che nel personaggio troppo esibito di Anacleto, per lo più una parodia.
La storia è cucita con una forte tensione emotiva, frutto anche di un'accurata direzione degli attori che rispondono al meglio nei loro rispettivi personaggi, in special modo Brando e la Taylor, davvero formidabili.
Sceneggiatura minuziosa con Gladys Hill fida di Huston in compagnia del debuttante Mortimer.
Fotografia che vuol farsi dimenticare del colore, per rimanere in una determinata atmosfera e Aldo Tonti, con l'apporto di Oswald Morris, riesce a dare quasi incredibilmente questa immagine; infatti uscendo dalla visione non si ricorda il film per il colore, ma lo abbiamo in mente come un film in bianco e nero.

Sulla trama

Una coppia delle'esercito vive malissimo il proprio menage: l'uomo è completamente indifferente ela molgie lo tradisce apertamente, il caso vuole che una presenza metta alal luce certi tratti del vero dramma della coppia.

Su Robert Forster

Il soldato che sconvolge il gioco ambiguo

Su Julie Harris

La moglie malata, personaggio forse un po' in sofferenza e vecchio stile

Su Brian Keith

Anche luio in ruolo ambiguo, ma troppo retò

Su Marlon Brando

Uno studio del personaggio che rasente la follia, sguardi che il regista prende alal perfezione, pochissime parole, ma interpretazione formidabile

Su Elizabeth Taylor

Una Taylor che aveva rotto la scatola magica hollywoodina da cui era stata avvolta, qui e con altri film dell'epoca riesceq a dare il meglio e affiorano le qualità vere su cui avrebbe basato la sua recitazione

Su John Huston

Una regia meticolosa, ma che solo Huston poteva avere, già era stato visto nella Notte dell'Iguana, con un tema scabroso e difficile. Qui gioca benissimo adattando il cast in maniera formidabile

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