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Quintet

Regia di Robert Altman vedi scheda film

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La recensione su Quintet

di giurista81
6 stelle

Pellicola fantascientifica molto particolare appartenente a quel filone di films (tra i quali si ricorda il bizzarro, ma notevole “Zardoz”) ambientati in un futuro in cui la razza umana è regredita in una sorta di medioevo. Punti di forza dell’opera sono le affascinanti ambientazioni in mezzo ai ghiacci e soprattutto alcuni monologhi filosofeggianti e ultra pessimistici di Gassman e di Fernando Rey degni di un vero cult movie, peccato, però, che tutto il resto non sia all’altezza della situazione. Il soggetto è molto interessante e piuttosto originale, ma la sceneggiatura non lo capitalizza al massimo perdendosi in lungaggini superflue (ad esempio ci sono alcuni personaggi inutili tra i quali la ragazza incinta la cui presenza contribuisce a rallentare la storia) risultando alla lunga eccessivamente dilatata. Non manca qualche incongruenza come la massiccia presenza di cani randagi, stranamente socievoli, di razza Rottweiler che se ne vanno in giro a cibarsi dei cadaveri umani, mentre non si vede neppure un cane di un’altra razza.
Passando alla regia occorre subito dire che il regista, Robert Altman, non si rivela adatto nel dirigere un film come questo e fa rimpiangere l’assenza dietro alla mdp di un regista, magari meno blasonato, ma più esperto nel genere. Infatti, i molti tempi morti e il lentissimo ritmo rendono la pellicola per lunghi tratti noiosa, incomprensibile, poi, il fatto che non si siano inserite maggiori scene scioccanti (ad esempio non si è voluto infierire nelle scene di sciacallaggio dei cani) visto che comunque l’opera si è preso il V.M. ai 14 anni per la presenza di un paio di sgozzamenti.
Bravi gli attori in generale, male nello specifico Paul Newman che appare svogliato e monoespressivo. Sufficiente la fotografia, adeguata la colonna sonora di Tom Pierson. Non eccezionali le scenografie (l’introduzione di qualche palazzo distrutto non avrebbe guastato), bene, invece, i costumi. In conclusione sarebbe stato lecito aspettarsi di più da questo progetto che avrebbe sicuramente beneficiato se si fosse dato un taglio più di genere rispetto a quello che si è dato. Sufficiente. Voto: 6+

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