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Quel treno per Yuma

Regia di Delmer Daves vedi scheda film

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La recensione su Quel treno per Yuma

di fratellicapone
10 stelle

Ho visto per la prima volta questo film dopo aver visto in passato la versione con Russel Crowe. Ebbene questo film con due eccezionali interpretazioni di Glenn Ford e ancor di più di Van Heflin mi è piaciuto molto di più. C’è dentro tutto, il west con i grandi spazi inimitabili, lo stage coach che è una presenza di tutti i maggiori film western e da cui si dipana la storia, l’assalto e la rapina alla diligenza, l’uccisione del conducente della diligenza e di un bandito, il mandriano - buon padre di famiglia.- che guarda la sua mandria che sarà coinvolto nella storia fino alla fine, la rovina imminente del mandriano per la siccità e per l’impossibilità di pagare l’accesso ai pozzi per la mandria, la moglie di lui e i figli che lo vedono come il loro riferimento e come la misura di tutte le cose del mondo.

Il mandriano Dan Evans riconosce Ben Waden, capo della banda. Due personaggi opposti ma che in qualche modo che si rispettano e si combattono senza odio ed anzi alla fine quasi, quando finalmente Ben Waden nonostante l’intervento di tutta la sua banda, viene caricato sul treno per Yuma sembra quasi contento che i suoi non ce l’abbiano fatta a liberarlo ammazzando Dan Evans.

Dan Evans, allevatore solitario con la sua famiglia, sembra impersonare il mito americano dell’uomo solo che, toccato nella sua vita personale, si batte da solo per il rispetto di se stesso e per un impegno civile e morale. In molti film western c’è questo tema di fondo,da Mezzogiorno di fuoco a Il cavaliere della valle solitaria ed altri. Ma nel film non c’è nessuna fastidiosa morale detta od enunciata e non c’è nessuna predica o discorso altisonante. E’ un uomo solo che per rispetto di se stesso e di un vecchio ubriacone ucciso dai banditi, unico di chi doveva aiutarlo a non darsela a gambe alla prima avvisaglia di pericolo.

Bellissimo il finale della moglie che lontana su un calesse vede passare il treno per Yuma e vede il marito vivo con il suo prigioniero. E in quel momento la pioggia tanto attesa arriva, quasi come una benedizione divina.

Molto bella è la fotografia, sia negli esterni sia nell’uso dei primi piani e nella composizione dell’immagine.

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