Regia di Pasquale Squitieri vedi scheda film
Film che racconta la repressione (parziale) da parte del regime fascista nei confronti della mafia attraverso l'azione del prefetto Cesare Mori. Squitieri depura la figura di Mori da tutti gli aspetti negativi (pare che il vero Mori fosse assai meno diffidente nei confronti del fascismo), dirige con toni più da western che da film di denuncia, e spettacolarizza gli eventi anche a costo di sacrificare in qualche frangente la verità storica. Eppure sforna senza dubbio la sua prova più matura e ambiziosa, grazie anche al contributo di eccellenti collaboratori (cosceneggiatura di Arrigo Petacco e Ugo Pirro, fotografia di Silvano Ippoliti, musiche di Ennio Morricone) e ad una maiuscola interpretazione di Giuliano Gemma. Molto bene anche il resto del cast, anche se Claudia Cardinale, nei panni di una contadina, è più che altro uno splendido ornamento. Vuoi vedere che le hanno trovato posto solo perchè era la moglie del regista?
Buona.
Quasi nulla.
Un superbo capobanda.
Molto bravo nei panni del maggiore dei carabinieri che collabora lealmente con Mori pur disapprovandone alcune scelte.
Rigido e inflessibile come probabilmente fu il vero Mori, fornisceuna delle sue migliori interpretazioni. Forse la migliore in assoluto.
In pieni anni di piombo anche un conservatore come lui era animato da intenti progressisti. Lasciando perdere l'ideologia offre comunque la sua regia migliore.
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