Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
Dei fenomeni a prima vista innocui, persino divertenti, con il loro aspetto inizialmente curioso, mostreranno poi l'ignoto lato oscuro della materia ad una ingenua famiglia americana dei primi anni '80... Un sapiente insieme di tutta la parapsicologia in voga a quei tempi (ispirato a molti "tormentoni": dalle sorelle Hodgson ad Uri Geller) alla quale Spielberg cerca di dare una spiegazione "relativistica", in un autentico fanta- horror...
Stupendo l'incipit, tra i più inquietanti nella storia del cinema: niente mostri, niente scene sanguinolente... ma solo ed unicamente un televisore, le mura domestiche, e una piccola attrice !
Il genio di Spielberg riesce ad inquietare più nella prima parte che non nella seconda, dove si perde un po' troppo nella spettacolarizzazione forzata degli effetti speciali, con un finale semplice e prevedibile...
Sottile critica verso la modernità, attraverso la metafora del televisore che "rapisce" le famiglie, distorcendo le sane abitudini di una volta, a cominciare dai bambini, ma un po' tutto il film è una metafora dei pericoli che minacciano i più piccoli, a cominciare dai pedofili che irretiscono i bambini, e il "mostro" (personificato nel reverendo Kane nel secondo film) è sicuramente stato pensato in tal senso...
da vedere, anche se non più di moda per la società iper- culturale di oggi, percui non può sortire gli stessi effetti di allora, risultando assai ingenuo per i ragazzi assuefatti ai film adrenergici di oggi (all'epoca fu descritto: "apparentemente banale, ma in realtà incute un terrore devastante, peggio de l'esorcista" ...
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