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After Earth

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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Enrique

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La recensione su After Earth

di Enrique
4 stelle

Mai il prematuro abbandono scolastico è stato così biasimevole.

W.Smith invece di costringere il figliolo ad andare a scuola come tutti i suoi coetanei ha fatto una scelta precisa e drastica; cooptarlo in un progetto dopo l’altro, portandoselo a spasso per il mondo e con l’obiettivo di lanciarlo in una carriera sua fotocopia (inizi a parte) e spianargli la strada del successo. Ma era meglio per entrambi che il figliolo rimanesse (se mai sia andato) a scuola.

Per uno come me che nutre ostilità per ogni forma di nepotismo un film come questo non poteva che nascere (almeno sotto il profilo del casting) sotto una cattiva stella (e le cose non sono cambiate anche nel prosieguo).

Mentre ne La ricerca della felicità un difetto genetico come questo era risultato, infatti, temperato almeno dalla simpatia insita nella tenera età del figliolo (che comunque aveva ben figurato anche attorialmente) e dal calore di un affettuoso, drammatico rapporto genitoriale, venuti meno entrambi questi elementi, in After Earth pare non potersi rinvenire pretesto alcuno.

Jaden Smith, Will Smith

After Earth (2013): Jaden Smith, Will Smith

 

L’antefatto (che poi fa anche da fil rouge alla storia) è risibile. Gli umani “trasudano” paura da tutti i pori. Gli Ursa (appellativo simil-anagramma del più temibile acronimo “URSS”. E da un film come questo ogni messaggio più o meno subliminale non può essere trascurato) ci vanno a nozze e solo i cuori di ghiaccio (e i codardi), sopravvivono.

No, un attimo; ho detto “codardo”? Ma è una parola che non si può proprio sentire di là dell’Oceano e allora…(non ce la faccio proprio a risparmiarmi dal commentare il finale) mentre ci si porta avanti immaginando quale fra i 2 finali possa avere scelto M. Night Shyamalan, risulta alla fine che il regista (c’era da aspettarselo eppure sembrava talmente banale da non poterlo credere davvero) abbia optato proprio per quello più banale in assoluto (quasi insulso, volendo esagerare). Ed ogni acrobatico, faticoso sforzo di razionalizzazione del tormentato rapporto padre-figlio va in vacca!

Ma prima ancora c’era stata (fra le tante) la trovata di affrontare i mostri giganti con kitane di proporzioni cubiche (le spade laser no per ragioni di copyright, ma la buona vecchia pistola laser no? Non mi si dica troppo banale perché sarebbe il colmo…). E vogliamo parlare dell’aquila (anche no direbbero i più saggi…)? Si pensa a uno scontro epico, mortale. Invece l'aquila cercava solo un baby sitter (ohdaesoo). Ma il peggio (sempre con l’aquila) deve ancora venire (pessimo modo di omaggiare la fantasia di Tolkien).

Risultati immagini per after earth film the eagle

 

Insomma, i motivi per detestare questo film sono tanti e ognuno ha ampio margine per trovare i propri (quindi non mi dilungo oltre). Ma di sicuro uno di questi non può essere la direzione del buon M. Night Shyamalan (che negli anni addietro aveva dimostrato di saper fare grandi cose e ancora lo ringrazio), né (qualcuno storcerà il naso) la presenza del mio carissimo compagno di tante merende W.Smith, che nei ruoli dell’eroe che si prende sul serio sarà pure un vero disastro, ma con il suo alter ego trunqi funky di Bel Air ci sono cresciuto e me lo tengo stretto (nel bene come nel male); anche a distanza di tempo.

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