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Elysium

Regia di Neill Blomkamp vedi scheda film

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La recensione su Elysium

di nickoftime
6 stelle

Dopo una lunga fase di embargo che lo avevano quasi fatto dimenticare, "Elysium" riappare improvvisamente nella galassia dell'universo hollywoodiano portandosi dietro le attese nei confronti del suo regista, chiamato alla prova del nove dopo la notorietà ed il successo di "District 9", uno dei pochi film di fantascienza capace di concedere ai suoi spettatori sprazzi ai autentica vionarietà. Ed è proprio su quella che punta Neil Blomkamp che firma la sceneggiatura del suo primo film americano ambientato in un futuro in cui la terra si è trasformata in un'immensa discarica, e dove gli abitanti più facoltosi si sono trasferiti su una stazione spaziale lussuosa ed esclusiva chiamata Elysium. La sua elite governata dal segretario di stato Rodhes (una cattivissima Jodie Foster) respinge con violenza ogni possibilità di ricongiungimento da parte dei "terrestri", motivato più che altro dalla possibilità di usufruire dei vantaggi di una macchina in grado di far guarire da ogni male.  Ed è per questo ragione che Max, ammalatosi mortalmente lavorando come operaio in una fabbrica/prigione decide di rischiare il tutto per tutto nel tentativo di poterne usufruire. Per riuscirci si farà impiantare un esoscheletro che lo trasformerà in un soldato bionico e gli permetterà di affrontare il pericoloso mercenario di cui Rodhes si serve per gestire le operazioni sulla terra. Rifacendosi al suo film precedente Blomkamp trasferisce a Los Angeles il suo immaginario apocalittico e terzo mondista per costruire una condizione esistenziale che sembra il risultato delle più nefaste proiezioni sociologiche.Da una parte cieli grigi ed un urbanistica fatiscente, dall'altra la versione pop del paradiso terrestre, con emozioni edulcorate dal lusso asettico ed artificiale del paesaggio e degli ambienti. Ma a discapito di una storia che vorrebbe coinvolgere attraverso la sottotrama amorosa e sacrificale che vede Max impegnato a salvare la figlia della donna che ha sempre amato facendola arrivare sana e salva sul "pianeta proibito", "Elysium" esaurisce i suoi sforzi nella credibilità dell'universo che porta in scena. Quando poi si tratta di dargli vita subentrano i difetti di scrittura che riducono il film ad un far west di esplosioni, sparatorie ed inverosimili resurrezioni. A mancare è soprattutto la capacità di sviluppare i personaggi (quello di Jodie Foster rimane è abbozzato), di dargli uno spessore che vada oltre la fisicità white trash che Matt Damon si porta addosso per l'intera durata del film. Sarebbe forse il caso di ricordare  che i soldi non sono tutto e che le idee contano ancora qualcosa.
(icinemaniaci.blogspot.com)

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