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Gli anni in tasca

Regia di François Truffaut vedi scheda film

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claudio1959

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La recensione su Gli anni in tasca

di claudio1959
8 stelle

scena

Gli anni in tasca (1976): scena

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Gli anni in tasca (1976): scena

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Gli anni in tasca (1976): scena

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Gli anni in tasca (1976): scena

Gli anni in tasca - L’argent de poche, riuscito film di François Truffaut, sul mito dell’infanzia, tutto interpretato da deliziosi bambini, capitanati da Jean François Stevenin, nel ruolo del maestro, con moglie partoriente, purtroppo Stevenin a luglio 2021 ci ha lasciati, però il suo patrimonio artistico vivrà per sempre, nelle sue opere. Era un delfino di Truffaut, vedi tra gli altri titoli “Mica scema la ragazza”con Bernadette Lafont, ottima commedia ed il film “Effetto notte” giudicato dai critici, il miglior film del grande cineasta francese. Film ambientato a Thiers, Francia centrale, ultimo mese di scuola elementare prima delle vacanze estive. Gli avvenimenti personali, si intersecano, con quelli scolastici, il privato delle famiglie, con i gruppi che si formano in classe. Si sa che quegli anni formativi del carattere, saranno quelli indelebili nei bambini e indicativi della crescita e dello sviluppo organico e psicologico. Ideale seguito de “I 400 colpi” film d’esordio di Truffaut nel 1959. Il regista abilmente riesce ad illustrare i legami che si creano tra gli allievi, i genitori ed i maestri. Grande merito alla riuscita del film va dato alla sceneggiatrice Suzanne Schifman, un capillare studio analitico di tutte le fasi dell’infanzia, i primi timidi passi, i primi ingenui corteggiamenti, i primi baci. François Truffaut splendido nel gestire tutta la materia delicatissima con grazia, stile e gusto del racconto. Le emozioni sono vere e commoventi, la fanciullezza ha mille sfaccettature, tanti problemi da risolvere, il tutto però viene mostrato in modo poetico ed ammaliante. Gli anni in tasca girato, come un film ad episodi, tutti concatenati tra di loro, un sottile ed invisibile filo lega il tutto in modo armonioso. François Truffaut, come il nostro grande Luigi Comencini, sapeva far recitare i bambini in modo naturale, purtroppo la malattia se lo porto’ via prematuramente, quanti film poteva ancora girare, l’ultimo il bellissimo “Finalmente domenica” nel 1983.

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