La recensione su Pirati! Briganti da strapazzo

di supadany

8 stelle

Ancora una volta la tecnica della “stop motion” porta i suoi frutti, nemmeno casuali visto che il regista Peter Lord si era già cimentato a riguardo (suo il popolare “Galline in fuga”), ma questa volta la fantasia vola decisamente alto, soprattutto perché a dispetto di una “storiella” con pro e contro, l’animazione fa veramente strabuzzare gli occhie le invenzioni sono davvero tante.

Dopo mille sconfitte Capitan Pirata non ha perso le speranze e riprova a conquistare per l’ennesima volta il titolo di “pirata dell’anno”.

Tutto sembra andare come al solito, ovvero male, ma quando incontra Charles Darwin, scopre che il suo animale da compagnia è l’unico esemplare rimasto della sua specie e poco dopo che la Regina Vittoria lo vuole ad ogni costo.

Dovrà scegliere tra un tesoro mai visto (da lui) o l’affetto per il pennuto.

La storia di base in se non vive di una nitida luce propria, ma tutto il resto funziona veramente alla grande, soprattutto per un tocco di fantasia veramente travolgente.

Questa volta la stop motion viene abbinata ad un’animazione dei fondali davvero superlativa, soprattutto Londra, tra l’ingresso nebbioso e soprattutto i suoi vicoli stretti e tenebrosi, è figurata benissimo.

Ma poi il film vive soprattutto di continue incursioni movimentate, tra le quali meritano una segnalazione l’inseguimento nella residenza di Darwin al pirotecnico approdo al vascello della Regina.

Ottima la figura dell’indefesso pirata (la voce di Christian De Sica poi si presta benissimo all’ego furbetto del Capitan Pirata, a sorpresa il suo doppiaggio è un incredibile valore aggiunto), divertente, ed intelligente, l’inserimento della scimmia che si fa capire tramite cartelli (spesso spassosissimi), utili infine i richiami alla “storia”, tra l’importante presenza di Darwin, la cattiveria invereconda della Regina Vittoria e la figura più collaterale di Jane Austen.

Un film di pura fantasia che conquista in un attimo con estrema facilità (vedasi anche i lungi viaggi rappresentati su mappa per due volte con un’immaginazione trascinante), per un film in apparenza semplice (d’altronde possiede un’immediatezza disarmante), ma costruito con estrema attenzione.

Divertente e stiloso.