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Quasi amici - Intouchables

Regia di Olivier Nakache, Eric Toledano vedi scheda film

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Lord Holy

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La recensione su Quasi amici - Intouchables

di Lord Holy
6 stelle

Temo che l'averlo definito una semplice commedia sia fuorviante. Come minimo, infatti, sarebbe auspicabile l'accompagnamento dell'aggettivo "drammatica". Entrambi i protagonisti del film hanno sia un forte handicap sia dei grandi punti di forza. Philippe (l'eccellente Francois Cluzet) è tetraplegico, condannato a vita su di una sedia a rotelle a seguito di un incidente, ma vanta una vasta cultura e soprattutto un immenso patrimonio, che gli consentono di mantenere le persone al suo servizio, di vivere in un palazzo nel centro di Parigi e di volare su jet privati. Driss (Omar Sy) è indigente, vive da semi-criminale e (quasi) senza fissa dimora, ma è giovane, è forte, ha una naturale bontà e il buon senso della strada. I due s'incontrano e si completano a vicenda, si aiutano con ciò che all'altro manca o ha perduto, grazie anche al fatto di condividere la stessa voglia di vivere, l'umorismo e l'autoironia.

I registi Olivier Nakache ed Eric Toledano realizzano un'opera benevola, che cerca di trasmettere un contenuto importante, filtrandolo attraverso un tono comico; il classico messaggio che le differenze possono essere colmate guardando a chi ci è prossimo, riuscendo a superarne i difetti, scovandone invece i pregi e il valore, offrendoli a nostra volta, vincendo così sui momenti più difficili della vita.

Il film è ispirato a persone reali e a una storia vera. Ed è questa la ragione principale per la quale ci si potrebbe forse sentire "traditi". Perché se non fosse stato così ostentato, si sarebbe potuto criticare il suo idealismo, il suo eccessivo buonismo, l'aver risolto le diversità, le problematiche e le situazioni troppo facilmente.

Sulla trama

Dopo un incidente di parapendio che lo ha reso tetraplegico, il ricco aristocratico Philippe assume Driss, ragazzo di periferia appena uscito dalla prigione, come badante personale: la persona meno adatta per questo incarico. L'improbabile connubio genera altrettanto improbabili incontri tra Vivaldi e gli Earth Wind & Fire, dizione perfetta e slang di strada, completi eleganti e tute da ginnastica. Due universi opposti entrano in rotta di collisione e, per quanto strano possa sembrare, troveranno un punto d'incontro che sfocerà in un'amicizia folle, comica, profonda quanto inaspettata.

Sulla colonna sonora

Le composizioni inedite sono principalmente di Ludovico Einaudi, ma con mia somma sorpresa funziona pure l'alternanza dei classici quali Vivaldi, Chopin e Schubert con le sonorità più moderne degli Earth Wind & Fire.

Cosa cambierei

A me è piaciuto ugualmente anche così. Un film consigliato e da vedere. Ciononostante raccomando di non lasciarsi esaltare dalla travolgente quantità di opinioni positive o si rischierà, come nel mio caso, che aspettative eccessive finiscano per essere immancabilmente deluse.

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