Regia di Andrea Segre vedi scheda film
Due solitudini si incontrano/scontrano e, quasi come in una reazione nucleare a catena, provocano effetti sull'ambiente circostante che reagisce secondo una logica impazzita. Certo che quel Veneto che in questi giorni sta votando (???) la secessione dall'Italia, già protagonista, quasi cinquant'anni fa, di quel capolavoro che è Signore & signori di Germi, non ci fa una bella figura. Sì, perché anche le brave persone, come Coppe, come l'Avvocato, che frequentano il bar di Li, si prestano alla maldicenza («secondo te se la ciava?»), alla diffidenza («vedrai che gli porta via tutto»), all'ostilità che coinvolge due comunità che già riescono ad integrarsi con grande difficoltà e in questo contesto una testa calda come Devis (Battiston, una volta tanto in un ruolo di "cattivo") può dare sfogo ai suoi peggiori istinti.
Segre dimostra con questo film che, usando lo sguardo giusto, si può dare voce e corpo, attraverso il cinema, ai problemi e alle storie dell'Italia dei nostri tempi. Il documentarista (primo mestiere di questo bravo esordiente nella finzione) si vede nei panorami marini e lagunari, con quei retoni - o casoni - che sembrano garantire ai chioggiotti momenti di relativa serenità rispetto all'aria malsana che si respira sulla terraferma. Gli attori sono ben diretti e danno un apporto essenziale alla messinscena.
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