Regia di David Dobkin vedi scheda film
Sembra di essere tornati agli anni '80 leggendo la trama di "Cambio vita", con i due protagonisti insoddisfatti delle loro vite che magicamente si "cambiano" il corpo e si trovano - dopo alcune peripezie - a capire che non era poi così male quella che conducevano...
La differenza rispetto a quel filone è che invece che avere due compagni di scuola (solitamente maschio-femmina) o figlio-genitore qui abbiamo due uomini adulti, per di più interpretati da star (o quasi-star) hollywoodiane.
La trama è semplice: Jason Bateman è Dave, avvocato di successo prossimo a diventare socio di un importante studio legale, sposato con l'amore di una vita, Jamie (interpretata da una generosa e "sincera" Leslie Mann) e con tre figli, di cui due gemelli neonati. La sua vita è un inferno dettato dalle mille regole che gli permettono di fare tutto, e invidia il suo vecchio amico Mitch (Ryan Reynolds), single e senza impegni, attore occasionale, ricco di donne e di tempo libero...
Una sera, dopo aver bevuto un po', si trovano a confidarsi quanto invidino la vita dell'altro (ma Mitch ammetterà che lo diceva solo per gentilezza!) e - complice una "pisciata" liberatoria in una fontana che si rivelerà magica il mattino dopo si ritrovano l'uno nella vita dell'altro.
Da qui una serie di gag e di situazioni che sanno di "già visto" dal primo all'ultimo minuto (non è che con uno spunto simile si possa variare più di tanto l'andamento del plot) ma che restano comunque simpatiche e godibili. Merito di un Bateman sicuramente più a suo agio nel ruolo di Reynolds (quest'ultimo sembra proprio spaesato...) e di un cast di supporto che regge la situazione. Detto della sempre brava Mann, c'è anche Olivia Wilde nella parte dell'assistente-sogno proibito dell'avvocato Dave e il grande Alan Arkin in quello del padre di Mitch.
Non si capisce perché il regista David Dobkin, alla guida in passato di "2 single a nozze", decida di prolungare il tutto per quasi due ore, annacquando in buona parte il ritmo di una sceneggiatura (opera di Jon Lucas e Scott Moore, "quelli" di "Una notte da leoni") che non ci risparmia alcune cadute di stile, specie quando si svelano alcuni altarini sulla vita social-lavorativa che conduce Mitch...
Visione godibile, ma nulla più.
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2011/11/cambio-vita-change-up-2011-di-david.html)
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