Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film
L'impiegato di mezz'età Cal Weaver (Steve Carell) vede crollarsi addosso all'improvviso la richiesta di divorzio da parte della moglie Emily (Julianne Moore), che, fra l'altro, gli confessa di esser stata a letto col collega David (Kevin Bacon).
Cal accontenta l'ormai ex-moglie e si divide fra le visite ai figli, fra i quali spicca lo scatenato 13enne Robbie (Jonah Bobo), e l'alcolismo sfrenato e solitario nei locali notturni. Una sera viene notato dal playboy Jacob (Ryan Gosling), che decide di fargli da mentore e fargli riscoprire la sua virilità per dimenticare Emily e conquistare una ragazza dietro l'altra come fa lui col suo fascino misterioso. Ma, mentre il piccolo Robbie, Emily, la babysitter dei bambini covano tutti un amore inespresso, anche Cal e Jacob si ritrovano in situazioni un po' particolari e, in qualche modo, invertite...
Ficarra e Requa e lo sceneggiatore Fogelman avevano l'opportunità di creare una commedia sentimentale coi fiocchi, ma hanno finito col giocare troppo con i personaggi e gli intrecci, andando a complicarsi la vita e la durata del film stesso. Ciononostante Crazy, Stupid, Love. funziona benino, intrattiene con alcune gag e battute davvero carine (ed altre pessime, va detto), alternandole a scene con un velo di malinconia. Ciò che contribuisce in parte alla riuscita del film e che al tempo stesso stupisce è il fatto che a dar vita a figure un po' stereotipate siano attori di un certo calibro: preso atto che Carell funziona a tratti perché, per quanto simpatico, è limitato, spiccano le presenze di Julianne Moore, di Marisa Tomei e Kevin Bacon in particine di contorno, nonché della giovane Emma Stone nel ruolo di "preda" di un Gosling stavolta impegnato ad esibire il suo fascino piuttosto che la sua bravura, come il ruolo, d'altronde, richiedeva. Crazy, Stupid, Love. non disattende alle promesse del titolo e regala un po' d'intrattenimento senza grandi pretese e con pochi buonismi.
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