Anne è una ragazzina di dieci anni che sprizza energia ed è un vero, brillante "maschiaccio" che preferisce le storie dei vichinghi a quelle delle principesse e che ama arrampicarsi sugli alberi e correre più forte di tutti. La sua vita però sarà stravolta dall'arrivo di Jørgen, il nuovo compagno di classe. Il suo cuore - come quello di molte altre - comincia a battere per lui. La concorrenza è spietata, ma Anne è determinata. E pronta a tutto.
Note
Tratto dal romanzo omonimo del 1984 della scrittrice norvegese Vigdis Hjort, un grande intramontabile successo della letteratura norvegese per ragazzi.
L'opera seconda della giovane regista norvegese Anne Sewitsky non è un brutto film nel senso strettamente tecnico dell'espressione, è però un'orribile, imperdonabile opera di deinfantizzazione dell'infanzia.
Presentato in anteprima al Festival di Berlino del 2011, “Jørgen + Anne = sant” (“Il primo amore di Anne” in italiano) dimostra ancora una volta quanto i cinefestival contemporanei, anche quelli più blasonati, non si facciano pregare per riempire i propri ranghi con filmetti di quart'ordine. Certo si dirà, la giovane regista Anne Sewitsky era reduce… leggi tutto
Presentato in anteprima al Festival di Berlino del 2011, “Jørgen + Anne = sant” (“Il primo amore di Anne” in italiano) dimostra ancora una volta quanto i cinefestival contemporanei, anche quelli più blasonati, non si facciano pregare per riempire i propri ranghi con filmetti di quart'ordine. Certo si dirà, la giovane regista Anne Sewitsky era reduce…
Bambine di dieci anni che pensano continuamente all'amore, anziché a giocare... è inquietante, da rabbrividire. Vedere bambine e bambini che si comportano come se fossero di cinque-sei anni più grandi mi ha fatto più impressione di un film dell'orrore. Inoltre un film in cui una bambina dice a un'altra “Se vuoi essere amata da qualcuno che non sia la tua…
Capisco di amare un film quando appena uscita dalla sala , non dimentico il film appena visto, ma continuo inquietamente a pensarci.Alcuni di questi film mi hanno seguito fino a casa e mi hanno accompagnato per molto…
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Commenti (2) vedi tutti
L'opera seconda della giovane regista norvegese Anne Sewitsky non è un brutto film nel senso strettamente tecnico dell'espressione, è però un'orribile, imperdonabile opera di deinfantizzazione dell'infanzia.
leggi la recensione completa di marcopolo30La mia opinione? Questo film fa schifo.
commento di ungridosiespandeASRseigrande