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Il figlio di Babbo Natale

Regia di Sarah Smith, Barry Cook vedi scheda film

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La recensione su Il figlio di Babbo Natale

di supadany
6 stelle

Prodotto d’animazione che segna una nuova variante della sempre magica storia di Babbo Natale, spaziando tra concept tecnologici moderni (e futuristici) ed uno sguardo rivolto al passato ed alle tradizioni, creando un mix che sulla carta poteva portare a risultati migliori, seppur il film in se sia assolutamente dignitoso.

Come ogni anno arriva la vigilia di Natale ed ormai anche Babbo Natale per compiere il suo dovere si affida alla tecnologia ed a una valanga di elfi, facendo così lo stretto necessario (giusto una consegna simbolica).

Quando tutto sembra terminato con successo, suo figlio Arthur si accorge che un regalo non è stato consegnato e decide quindi di partire insieme a suo nonno con la vecchia slitta trainata dalle renne per porre rimedio a questa che ritiene essere una grava dimenticanza.

 

 

Film marcato da una serie di morali piuttosto usurate, o quanto meno convenzionali (ognuno di noi ha valore anche di fronte al resto del mondo, il cuore conta più del cervello, la tecnologia non è infallibile, le persone che appaiono meno intelligenti possono essere capaci di grandi cose se lo vogliono), che offre uno spettacolo poco omogeneo tra alcuni spunti brillanti ed altre idee non proprio all’altezza.

Così si parte alla grande, tra la sincerità della lettera della bambina che si domanda come Babbo Natale possa consegnare tutti i regali e le consegne da parte degli elfi che paiono uscite direttamente da uno script di “Mission impossible”; gran ritmo e parecchie invenzioni divertenti in questo frangente.

Anche il mondo organizzativo e la descrizione della famiglia di Babbo Natale (nonno e renna anziana per esempio) offrono alcuni aspetti stimolanti, ma quando parte il viaggio per effettuare la consegna mancante l’andamento assume ritmi concitati e procede anche in maniera un po’ caotica e con sempre meno sprazzi di sano divertimento.

Il finale in se appare poi facilmente segnato, ma almeno non si fa mancare quello sguardo da bambina felice, così come quelli della famiglia “natale” che si scrutano tra loro, ognuno con la propria identità, il che regala una scossa vibrante di emozione perfetta per l’occasione.

Per il resto l’animazione è ben fatta, ma assai lontana dalle vette (sempre più alte) del settore, per un film che presenta alcune idee simpatiche e brillanti, ma che nell’insieme risulta parzialmente manchevole nel corpo centrale, quasi come se si fosse riempito un pezzo alla volta (e non sempre con la dovuta perizia).

Complessivamente gradevole, ma riuscito solo in parte.

 

Barry Cook

Qualche intuizione felice all'interno di un canovaccio a tratti un pò caotico (tutta la parte centrale) ed in altri abbastanza di routine.

Lavoro comunque assolutamente dignitoso.

Sarah Smith

Qualche intuizione felice all'interno di un canovaccio a tratti un pò caotico (tutta la parte centrale) ed in altri abbastanza di routine.

Lavoro comunque assolutamente dignitoso.

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