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The Company Men

Regia di John Wells vedi scheda film

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La recensione su The Company Men

di supadany
6 stelle

VOTO : 6,5.
Pellicola atttualissima che scandaglia la crisi economica di questi ultimi anni percorrendo due strade in parallelo con elementi in costante contatto tra di loro.

Da un lato abbiamo il percorso umano di un manager appiedato, dall’altro quello della sua ex società cha continua a macinare denaro e licenziare personale.

Bobby Walker (Ben Affleck) ha una vita perfetta (ovviamente all’americana), con una bella casa (col mutuo), una bella macchina (col mutuo), una bella famiglia, ma quando viene licenziato per un ridimensionamento del personale della società per la quale lavora, tutto diventa più difficile.

Deve rivedere i suoi comportamenti e la sua vita e in questo lo aiuterà l’apparentemente arido di cuore Jack (Kevin Costner), anche se passare dal mondo degli investimenti a quello del mattone (nel senso di muratore) non è facile.

Intanto altri suoi ex colleghi se la passano male, infattti Phil Woodward (Chris Cooper) viene licenziato, mentre anche il braccio destro del titolare, ovvero Gene McClary (Tommy Lee Jones), viene silurato per colpa dei suoi atteggiamenti poco attenti al profitto.

Il film ci offre una panoramica davvero ampia e convincente sugli effetti della crisi (in salsa americana, viste le loro abitudini un po’ diverse dalle nostre), ma anche sulla piega che il mondo degli affari (e del lavoro) ha ormai preso da tempo.

Così da un lato vediamo uomini che devono rivedere la propria vita, e che lo faranno con grande fatica (vedi gli hobbies come il golf a cui Bobby non vuole rinunciare solo per apparire, un po’ esasperante direi), dall’altro grandi società che licenziano personale in massa, aumentando gli utili e costruendo nuove sedi di rappresentanza sempre più lussuosa (alla faccia).

Ed intanto sotto ci sono i piccoli imprenditori (vedi Jack Dolan) che si barcamenano e che per mantenere quattro dipendenti devono lavorare la notte per andare in pari, uomini che conoscono ancora il valore delle piccole cose genuine e che da tanti vengono considerati come burberi reperti preistorici, solo perché non credono nel valore del sudore e della fatica.

E queste contraddizioni lampanti sono ben figurate, raccontate con ordine, in un’elencazione ricca di dettagli ed aspetti più o meno interessanti, peccato solo che lo spirito (infinitamente) corretto, tipico degli americani, ogni tanto sconfini nella più scontata retorica e che questo renda alcuni passaggi un po’ insofferenti ed esasperati a mille (quando un po’ più di asciuttezza avrebbe reso tutto senza dubbio più ficcante).

Per il resto direi che il film di John Wells, pur nella sua estrema linearità, funziona e tutto sommato incarna in maniera onesta ed esplicativa i costumi del mondo degli affari degli ultimi anni, quelli che dovevano essere del benessere per tutti e che invece stanno portando tante persone nel baratro (come Phil nel film).

Corretto (forse fin troppo).

Su John Wells

VOTO : 6,5.
Regia ricca e piuttosto attenta, anche se in alcuni frangenti poteva evitare qualche passaggio un pò grossolano e fin troppo scontato.

Su Ben Affleck

VOTO : 6++.
Non il massimo come performance attoriale, ma nei panni dell'arricchito, che fatica a scendere dal piedistallo nonostante le difficoltà sopraggiunte, ci sta piuttosto bene.

Su Kevin Costner

VOTO : 6,5.
Ruolo secondario e silenzioso, ma piuttosto importante ed esemplificativo dei tempi che cambiano.
Lontano dal glamour dei tempi che furono trova una sua significativa funzione.
Bravo.

Su Tommy Lee Jones

VOTO : 6,5.
Poco appariscente, ma offre sostanza.

Su Maria Bello

VOTO : 6++.
Ruolo non simpatico (taglie le teste dei suoi colleghi a lavoro), ma quando si passa a momenti intimi (col personaggio di Tommy Lee Jones), offre un tratteggio piuttosto intimo e riuscito.

Su Chris Cooper

VOTO : 6++.
Personaggio che rende triste e rassegnato

Su Craig T. Nelson

VOTO : 6++.
Caratterizza bene i tratti del capo che si adegua (male) a quello che i tempi impongono per poter guadagnare sempre di più.

Su Rosemarie DeWitt

VOTO : 6,5.
Semplice, carina e deliziosa nei modi.
Brava e dolce, coem la migliore donna di casa del mondo.

Su John Doman

VOTO : S.V.
Parte molto limitata (solo una scena con Chris Cooper).

Su Patricia Kalember

VOTO : 6.
Piccola parte di contorno, ma ben fatta.

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