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Cold Fish

Regia di Shion Sono vedi scheda film

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GIMON 82

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cold Fish

di GIMON 82
10 stelle

Dopo aver visto "Cold Fish" si puo' andare indietro con la  memoria  cercando di trovare un ambientazione e un male insito di tipo raccapricciante, in altre pellicole.Potremmo aver visto "Non aprite quella porta",la serie di "Saw" o i vari "Hostel" paradigma del male atroce e gratuito,di sevizie e torture che spaventano e inorridiscono,ma sono opere dal paradigma piu' commerciale che filosofico,nulla  rimane sotto pelle  nei giorni successivi.Il paragone non potrebbe reggere,"Cold fish" li batte tutti,nella forma,negli interpreti e nell'aria assuefatta di male assoluto.Un virus  permeante ogni strato sociale arrivando a coinvolgere cittadini inermi e servili.Una visione asfittica in un Giappone ordinario,presentato dal "cattivo ragazzo" Sion Sono,autore estremo e controverso,un ribelle del cinema convenzionale.Le sue pellicole sono sempre "contro",anarchiche e dolorose,un quadro degli orrori che copre facciate di perbenismo falso e borghese,dove il vuoto dell'incomunicabilita' viene sopito dalla violenza gratuita.Sono ci presenta un gruppo famigliare ordinario e medio-borghese:padre,moglie e figlia a tavola per la cena,un passaggio ritratto da una telecamera fissa, per poi arrivare a soggettive che ci "presentano" i personaggi.Fin qui "tutto bene",ma nell'aria si avverte la palpabile alienazione di una "ordinaria" famiglia,un uomo e due donne sconosciuti a loro stessi,si odiano e si "amano", l'incomunicabilita' è l'extrema ratio della societa' silenziosa e "perbene".Ma il marcio è dentro,pronto ad esplodere nel turbinio piu' assoluto.Nella famigliola "ordinaria" con teen ager ribelle s'insinua il germe del male.Nel trio vi è infatti un instabilita' sentimentale e comunicativa,in cui entra la malvagita' in persona a fare da "padre", il capofamiglia Shamoto è un "senza palle",gestore di un piccolo negozio di pesci tropicali. Estraneo da tutti tranne che ad un osservatorio delle stelle in cui ama rifugiarsi.Il male ha le vesti di Murata:anch'egli gestore di un grande magazzino di pesci tropicali che acquista e vende  con metodi poco ortodossi.Murata è un tipo dai modi folcloristici ed esuberanti che "adotta" la figlia di Shamoto,ovvero Mitsuko:una ragazza ribelle che odia il padre, "colpevole" di essersi risposato subito dopo la morte della mamma."Fin qui tutto bene",sembra esserlo,ma il tracollo verso un abisso di ordinaria follia e inferno in terra è dietro l'angolo.Murata riesce con il suo "carisma" a circuire Mitsuko e a sedurre la moglie di Shamoto,la procace Taeko prestatasi con piacere alle attenzioni dell'uomo.Il mite Shamoto diventa socio in affari di Murata ed è  l'inizio di una discesa agli inferi.La patologia del male  perverso di Murata e consorte è nascosta agli occhi del mondo,è invece sintomo di una societa' distrutta quella di Shamoto.Una volta caduto "nella rete" di Murata,Shamoto scopre cosa si nasconde dietro la cappa benevola, del benefattore della figlia, denunciata per furto in un magazzino.L'attore Denden incarna la quintessenza del male,un serial killer coadiuvato dalla seducente moglie,una "societa' per azioni" di serial killer,che si sbarazza delle  vittime nel modo piu' impensabile,sezionando cadaveri,dissossando e bruciando le vittime in una baita,in un rito "liturgico", simboleggiato da statue e candele sacre.Contrapposta all'essenza di un male patologico e di vivere.E' sicuramente questo il passaggio piu' inquietante,la sacralita' ecumenica e religiosa violata dall'inaudita' brutalita'.Sion Sono non fa sconti a nessuno, sbrindellando sangue,gore e splatter a volonta', un circolo gratuito di crudelta' ed efferatezza dove la macchina da presa è il prolungamento di un male verita':esteso a macchia d'olio nei gangli societari,ma nascosto agli occhi di tutti,celato sotto maschere perbeniste ed educate.La funzione di "Cold fish" è tutta nelle " virtu"' di un contrasto tra due uomini: Il feroce Murata e il mite Shamoto,due figure antitetiche alla visuale,ma in sostanza entrambi visi di una stessa medaglia.Murata è vittima di una psicosi acquisita nell'infanzia,Shamoto è invece il male piu' inquietante,annidato nella civilta' e pronto ad esplodere in una catarsi d orrore.Un teatro infernale raccapricciante ed insostenibile che spaventa piu' di tutti,proprio perchè annidato nella banalita' quotidiana.IL  cattivo Murata s'insinua da demone e assume le sembianze di un "padre" che non c'è."Cold Fish" è un film non per tutti,sconsigliato ad animi sensibili per i tremendi frangenti.Il regista affida il virus del male alla telecamera  espandendolo in 140 minuti di delirio assoluto.Verita' e malvagita' sono affiancate dal sottofondo di critica alla societa',un fallimento testimoniato dal male egemone e coatto,esploso  all'improvviso sotto una maschera mite ed educata.Un opera controversa dove la musica classica accompagna le atrocita' e perversioni sessuali di due donne diverse,una apparentemente dolce e remissiva,ma masochista nell'anima,l'altra un seducente angelo del male con sete di sangue.Quello che ci serve Sion Sono nel titolo è il "pesce freddo" dello spirito umano,dove vige il gelo assoluto e non esistono catarsi emotive, ma solo esplosioni violente e represse forse per tanti anni.....Un opera scomoda  che fa malissimo  per l'atrocita' di un male chiuso nella banalita'.Molti noi nella visione di "Cold Fish" tenderebbe a prendere le distanze , un film che volente o nolente cattura nella natura disgustosa e annichilente.Shamoto pronuncia la frase " E' brutto vivere"racchiudente il senso estremo di una natura ormai rappresa nell'odio e nella solitudine.L'autore lancia  chiari messaggi subliminali sul disfacimento di umani  alla stregua di automi che per dare una continuita' del loro essere al mondo si calano nella sembianza di corpi unici col sangue circostante.La regia e gli interpreti sono ottimi nel finale raggelante e nichilista,dove il male ha vinto su tutto senza speranze o redenzioni.Da vedere senz'altro preparandosi psicologicamente  all'ipnosi disfattista dove è impossibile sottrarsi.L'imperdibilita' alla visione del "pesce freddo" è nel piglio controverso e "malato" che tocca  le corde emozionali piu' estreme donandogli "la palma" del film piu' scioccante degli ultimi anni.....

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