Trama
Una donna si affanna per scrivere una lettera mentre un'infermiera cerca di praticarle una medicazione al moncone di una sua gamba, da poco amputata.
Note
L'infermiera è interpretata dallo stesso Lynch.
Recensioni
La recensione più votata è sufficiente
Due personaggi (una seduta, monca, scrive rivolta verso la mdp, l'altro, di spalle, la medica in modo alquanto maldestro, senza che la paziente sembri accorgersene), camera fissa su di loro, quasi a ridosso, lasciando intravedere solo in parte la stanza: un'altra dimensione claustrofobica, stavolta in bianco e nero, dove gli eventi sono apatici, indifferenti, misteriosi, quasi automatici, dove… leggi tutto
Recensioni
La recensione più votata delle positive
Macabra rappresentazione dello scollamento tra mente e corpo, tra la memoria del passato e la fisicità presente. La donna che redige una pagina di diario a sfondo sentimentale mentre un'infermiera le medica, maldestramente, uno dei moncherini delle sue gambe amputate, riassume, in una sola immagine, l'effetto straniante del cinema lynchiano: ad impressionare non è tanto l'azione in… leggi tutto
Recensioni
La recensione più votata delle negative
Brevissimo corto (4 minuti) del 1974 di un’unica inquadratura, in bianco e nero, in cui si vede una donna con entrambi gli arti amputati che scrive una lettera su una poltrona. All’improvviso arriva un’infermiera (lo stesso Lynch che recita di spalle) che comincia a medicarla e lei imperterrita che continua a scrivere quasi senza accorgersi dell’arrivo della donna, con i… leggi tutto
2015
Recensione
Brevissimo corto (4 minuti) del 1974 di un’unica inquadratura, in bianco e nero, in cui si vede una donna con entrambi gli arti amputati che scrive una lettera su una poltrona. All’improvviso arriva un’infermiera (lo stesso Lynch che recita di spalle) che comincia a medicarla e lei imperterrita che continua a scrivere quasi senza accorgersi dell’arrivo della donna, con i…
leggi tutto2009
Recensione
Due personaggi (una seduta, monca, scrive rivolta verso la mdp, l'altro, di spalle, la medica in modo alquanto maldestro, senza che la paziente sembri accorgersene), camera fissa su di loro, quasi a ridosso, lasciando intravedere solo in parte la stanza: un'altra dimensione claustrofobica, stavolta in bianco e nero, dove gli eventi sono apatici, indifferenti, misteriosi, quasi automatici, dove…
leggi tuttoRecensione
Poco più che un esercizio per Lynch, che si diletta anche a recitare nel ruolo dell'infermiere. Commissionato dall'American Film Institute, ne esistono due versioni pressochè identiche.
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Macabra rappresentazione dello scollamento tra mente e corpo, tra la memoria del passato e la fisicità presente. La donna che redige una pagina di diario a sfondo sentimentale mentre un'infermiera le medica, maldestramente, uno dei moncherini delle sue gambe amputate, riassume, in una sola immagine, l'effetto straniante del cinema lynchiano: ad impressionare non è tanto l'azione in…
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