Espandi menu
cerca
Mary and Max

Regia di Adam Elliot vedi scheda film

Recensioni

L'autore

myHusky

myHusky

Iscritto dal 4 settembre 2012 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post 2
  • Recensioni 56
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Mary and Max

di myHusky
8 stelle

Due continenti, due luoghi differenti: la periferia di Melbourne e New York. La prima, sciupata e dai colori spenti e bruciati, la seconda, chiassosa e perennemente grigia. Tra le due, una connessione: la corrispondenza, in forma epistolare, tra due personaggi, protagonisti del primo lungometraggio del regista australiano Adam Elliot.  Mary and Max, film d'animazione in stop motion del 2009, si rivolge a tutti, portando in scena tematiche importanti e riuscendo a trattarle sapientemente, in un dialogo di puro intrattenimento, ricco di spunti di riflessione.

1976. Mary Daisy Dinkle è una bambina di 8 anni che vive nella periferia di Melbourne. Ama la cioccolata e i Noblet, i personaggi del suo cartone animato preferito, ma non ha amici e, per questo, trascorre la maggior parte del tempo in casa. Il padre vive le sue giornate in fabbrica o in una capanna dagli scaffali pieni di animali imbalsamati e la madre è quasi sempre sbronza. Solitaria e silenziosa, Mary ha problemi a relazionarsi con gli altri ed è spesso presa in giro dai suoi compagni di scuola. Un giorno, incuriosita dai bizzarri cognomi degli americani, decide di scrivere una lettera da inviare all'altro capo del mondo, scegliendo un indirizzo casuale dall'elenco telefonico. 
Entra così in scena Max Horowitz, un quarantaquattrenne di New York, sovrappeso e affetto da sindrome di Asperger. Anche lui, come Mary, non ha amici e ha problemi a relazionarsi e ad esprimere i propri sentimenti. 
Tra i due nascerà una vera e propria amicizia, fatta di lettere piene di sogni, angosce e consigli, che porteranno Mary e Max all'accettazione di loro stessi e delle loro imperfezioni.

È un formidabile racconto epistolare questo Mary and Max, che solo in superficie (vedi immagini dal web e locandine varie) potrebbe sembrare un normalissimo lungometraggio d'animazione in stop motion (alla Tim Burton, si potrebbe dire). L'esordio sulla lunga durata di Adam Elliot è una storia che si distingue fra le altre e che che punta decisamente in alto, con l'intenzione di porsi come un prodotto capace di unire sapientemente l'ironia, l'emozione e il dramma. 
Si ride (spesso amaramente) in questi 90 minuti di film e, seguendo Max tra una citazione filosofica e una riflessione sull'ateismo, si rimane ammaliati dalla ricchezza dei contenuti della pellicola. Anche il dramma, con tutte le sue disastrose conseguenze, caratterizza il film: assistiamo a morti (spesso trattate anch'esse con ironia), a tentati suicidi e anche ad un omicidio involontario. In tutto ciò, poi, non mancano i momenti di emozione che, fortunatamente (dovrei anzi dire miracolosamente), non sfociano mai nel (sempre pericoloso) buonismo, ma sono sempre ben contestualizzati e giustificati. 
Mary and Max non lascia niente da parte; tratta la solitudine, la difficoltà ad essere accettati, l'amore, la paura, i sogni e persino la morte. Adam Elliot ci racconta tutto cercando di trarre diversi insegnamenti, ricordandoci, però, che noi, come il mondo, siamo esseri imperfetti e per questo dobbiamo essere disposti ad accettarci e ad andare avanti. Solo così il grigiume dei tetti di New York e i prati ingialliti di Melbourne potranno incontrarsi e porre fine alla solitudine dei due protagonisti.

L'originalità e la bellezza di questo lungometraggio d'animazione sono dovute anche a tutto ciò che riguarda la realizzazione vera e propria di questo mondo bizzarro. Ho già parlato dei colori, divisi in due sfere cromatiche proprio come i due luoghi del film, ma è giusto citare anche i paesaggi stessi e i personaggi, in particolare i due indimenticabili protagonisti della storia: impossibile non innamorarsene. 
Mary and Max è dunque un piccolo gioiello che va oltre i limiti imposti dal suo genere, raccogliendo solo ed esclusivamente il buono del miglior cinema d'animazione. Un esordio sulla lunga durata che stupisce e che fa innamorare, quello di Adam Elliot. 
Guardatelo e non ne rimarrete delusi.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati