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Streets of Blood

Regia di Charles Winkler vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Streets of Blood

di alan smithee
4 stelle

Subito dopo le devastazioni subite dalla citta' di New Orleans dopo il passaggio dell'uragano Katrina, in una citta' completamente allagata, flagellata da morti per annegamento e macerie ovunque, la polizia e' impegnata su tutti i fronti a riassicurare l'ordine pubblico, a frenare l'assalto ai negozi, a respingere gli assalti della criminalita' legata al commercio clandestno di stupefacenti da parte di bande sempre piu' spietate. Da questo punto di vista le forze dell'ordine devono vedersela anche con l'FBI, che sta indagando su una intricata tela di infiltrazioni e corruzioni di agenti tra le cosche locali.
In particolare i federali puntano la loro attenzione su Andy Devereaux (un Val Kilmer bolso ma efficace), poliziotto dai metodi spicci che si trova ad indagare sulla morte di un collega assieme ad un giovane collega di colore. Andy sembra davvero nei guai per via di certi legami mai troppo chiariti con alcuni informatori e membri delle band che si spartiscono il mercato degli stupefacenti. Per questo gli viene assegnata una psicologa (la sempre seducente Sharon Stone), che cerca di capire e soprattutto di far uscire il suo paziente dal circolo vizioso in cui pare intrappolato.
Ma i lochi traffici non sono certo finiti e i ruoli a poco a poco si ribaltano, e i sospettati dovranno risolvere il caso e sistemare definitivamente chi li accusa e sanare il marcio in cui e' letteralmente sprofondata (fisicamente e moralmente) quella citta'.
Nulla di nuovo a parte una ambientazione tragicamente inconsueta, che tuttavia qualche anno fa e' stata utilizzata gia' per diversi altri set cinematografici (anche da Herzon nel suo "Cattivo tenente"). Il film, tutto sparatorie ed inseguimenti, alternati a dialoghi davvero banali e poco brillanti, non fornisce spunti di interesse ed e' organizzato con un montaggio che sembra disposto a casaccio, con salti di ambientazione che lasciano perplessi. Sharon Stone bella da morire pure con qualche (umano) segno di cedimento, viene relegata ad una parte statica di psicologa tutta sentenze che non rende giustizia alla sua invidiabile forma fisica ne alla sua inalterata carica di sensualita'. Val Kilmer e' un attore che mi piace sempre rivedere, ma il film e' un vero pacco girato alla veloce e senza nessuna velleita' artistica.

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