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La maledizione di Damien

Regia di Don Taylor vedi scheda film

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La recensione su La maledizione di Damien

di giulioboy
8 stelle

Non sono d'accordo con la recensione di Film Tv, infatti il film pur non essendo all'altezza del predecessore (ma quale film lo è?) a causa dell'assenza di scene meno cupe e, per certi aspetti, meno ricordabili (che brutto aggettivo ma non me ne vengono in mente altri!), ma non per questo si può dire che è brutto anzi, esso presenta scene molto interessanti che non fanno rimpiangere la tensione del precedente, ad esempio la morte della giornalista investita dal camion e il tranciamento di netto del dottore in ascensore sono scene molto ben fatte e macabre al punto giusto che non deluderanno i fan dell'horror.
L'inizio a bordo della macchina dell'esorcista, il quale ha aiutato il padre nel precedente, che sfreccia per le strade di Israele non è altro che un gran lavoro di regia ottimamente girato grazie anche alla musica di Jerry Goldsmith che sottolinea la drammaticità della scena con una colonna sonora (che gli è valsa l'Oscar per il film precedente) quanto mai azzeccata, sempre di tipo gregoriano alla Carmina Burana...molto tetra! Non ha fatto altro che ripetere l'ottimo lavoro che aveva fatto col precedente film.
Durante tutto il film si assiste alla maturazione di Damien ed alla sua consapevolezza di essere il figlio del demonio, si respira un'aria molto drammatica ma anche molto intensa e non poco disagevole.
Da menzionare la scena, la più drammatica del film, dell'uccisione del cugino di Damien da parte di quest'ultimo dato che aveva scoperto la sua vera natura; si vede chiaramente negli occhi del ragazzo la malavoglia di commetere l'omicidio dato che egli lo considera come un fratello.
La parte tecnica è nella norma, con una regia adatta che sa esprimere al meglio quello che vuole dire, grazie anche a degli attori molto calati nella parte; da ricordare il grande William Holden che ha ottimamente portato avanti il testimone lasciatogli da Gregory Peck ed un ottimo Jonathan Scott-Taylor nella parte di Damien il quale esprime grazie alla sua espressione quel misto di insicurezza ma anche di ferocia contro chi gli vuole male.
Un grande seguito degno del precedente, ma mai come lui!
Spiazzante colpo di scena finale che all'originale mancava!

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