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Il mondo dei replicanti

Regia di Jonathan Mostow vedi scheda film

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La recensione su Il mondo dei replicanti

di Stuntman Miglio
6 stelle

Il mondo dei replicanti è un futuro in cui l' uomo vive in terza persona. Segregato in casa come il peggiore dei nerd a guidare il proprio avatar robotico in giro per la città come se si stesse giocando ad una simulazione di realtà virtuale. Una specie di matrix capovolto dove gli umani giacciono divorati dalla pigrizia su poltrone "stimolanti" mentre i loro surrogati imperversano all' esterno guidando, lavorando, facendo festini, facendo la guerra. Un incipit, quello che si staglia già sui titoli di testa, che ci consegna una società apparentemente migliorata, priva di crimini ma allo stesso tempo fredda e meccanica, priva di sentimento se non fosse per l' immancabile minoranza di dissidenti qui relegata in un ghetto e guidata da un misterioso profeta di colore (uno sprecato Ving Rhames) che inneggia alla rivoluzione contro le macchine. Quando il figlio dell' inventore di questi umanoidi viene ucciso, è inevitabile che i sospetti ricadano sui ribelli ma è altrettanto ovvio che la soluzione più semplice non possa essere quella giusta e ne sa qualcosa il poliziotto interpretato da Bruce Willis che sarà costretto ad indagare in carne ed ossa in un mondo fatto di circuiti e schede madri. Una vicenda semplice, piuttosto lineare che pesca nell' immaginario di Dick ed Asimov ma senza coglierne la filosofia. Qui, alla fine, tutto è riconducibile ad una banalissima storia di vendetta ma non mi sento di dire che la scelta di Mostow si sia rivelata errata. Probabilmente, se si fosse spinto oltre a livello di contenuti, questo regista avrebbe perso completamente il controllo della materia filmica e narrativa, invece, semplificando tutto, riesce tutto sommato a dirigere un passabile sci-fi con giusto ritmo ed un protagonista perfetto nell' uno contro tutti. Simpatico, anche se un pò troppo semplicistico, l' epilogo in cui l' umanità torna in strada con indosso vestaglia e pantofole. Come se si fosse ridestata dal letargo.

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