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Scontri stellari oltre la terza dimensione

Regia di Luigi Cozzi vedi scheda film

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La recensione su Scontri stellari oltre la terza dimensione

di maso
6 stelle

 

 

 

 

Il titolo originale è "Starcrash" ma quello popolare è "StarTrash", vera e propria spazzatura stellare realizzata sulla scia del successo stellare di "Guerre Stellari" con molti meno mezzi economici ed ovviamente con conseguenti risultati artistici e di cassetta nettamente inferiori, risulta comunque divertente proprio perchè è talmente finto e di cartapesta da sollevare risate a crepapelle per quanto è recitato da cani e messo in scena senza un criterio filmico che possa dirsi tale, basta pensare che a lavoro concluso i realizzatori non vollero mostrarlo al grande John Barry perchè avevano paura che non volesse più concedere la partitura che aveva scritto per il film.

Questo dimostra che Luigi Cozzi era consapevole di aver fatto un plagio non dichiarato di "Star Wars" e come tale va preso. Riporta alla mente le orrende pellicole fanta horror di Ed Wood per la recitazione senza senso di tutto il cast, per le astronavi che sembrano proprio dei giocattoli comprati al Toys Center, per il sonoro da macchinine telecomandate della peggior specie con l'aggiunta di arraffamenti a mani bassi non solo dal suo parente ricco lucasiano fin dalle prime immagini con l'introduzione scritta nello scrolling verticale e l'astronavona che passa sopra le nostre teste, ma anche da "2001 Odissea nello spazio" quando la protagonista Stella Star percorre in tuta spaziale il corridoio dell'astronave seguita dall'operatore con un ondeggiante camera a mano, o da "Flash Gordon" nella figura del cattivo di turno Zarth Arn a metà strada fra Ming e Darth Vader.

Il film è anche stuzzicante per gli attori che lo popolano a cominciare dalla meravigliosa protagonista Caroline Munro che dice le battute senza muovere un muscolo ma nel suo bikini spaziale bella com'è ti fa venir voglia di sapere come va a finire, non le è da meno un imbalsamato e giovane David Hasseloff con il quale ha una chimica deprimente, Nadia Cassini regina delle amazzoni spaziali che dice tre battute in inglese più disinvolta che in tutti i soft core italiani ai quali ha partecipato e Chris Plummer nel ruolo dell'imperatore spaziale in vacanza premio per un giorno, nel senso che è questo il motivo per cui ha partecipato a questo film.

Talmente ridicolo e mal fatto da risultare divertente.

Caroline Munro

Il mio ideale di donna, non di attrice.

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