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Macabro

Regia di Lamberto Bava vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Macabro

di hallorann
8 stelle

New Orleans, Jane Baker trascura i figli per incontrare l’amante Fred. La figlia Lucy la tormenta telefonandola nella casa dell’uomo. Per attirare l’attenzione e vendicarsi della sua cattiva condotta annega il fratellino nella vasca da bagno. Nel montaggio si alternano l’omicidio di Lucy con le effusioni dei due amanti. Jane riceve la drammatica notizia dalla figlia, la quale però nasconde il delitto commesso. Durante l’inutile corsa verso i figli, Jane e Fred hanno un incidente stradale e lui rimane decapitato. Un anno dopo la donna esce da una clinica psichiatrica in cui era stata ricoverata per un esaurimento nervoso. Separatasi dal marito e dall’infida Lucy, Jane decide di andare a vivere nella casa dello scomparso amante. Al piano di sotto vive il cieco Robert, segretamente innamorato di lei, il quale fin dall’anno precedente è stato testimone uditivo di alcune parti degli avvenimenti capitati. La donna ha allestito nella camera da letto un altarino dedicato al deceduto Fred, Robert invece comincia ad indagare sugli strani movimenti e rumori che sente arrivare dall’appartamento della signora Baker. Intanto Lucy ritorna a frequentare la casa della madre, anche in sua assenza facendosi sempre più invadente. Robert, a sua volta, scopre che Jane nasconde qualcosa nel freezer e questo sarà presagio di future sciagure. Ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto a New Orleans, MACABRO negli anni ottanta e novanta è stato uno dei film horror più noleggiati, grazie al richiamo della locandina che recitava:”Il film che ha spaventato Dario Argento”. Effettivamente l’opera prima di Lamberto Bava, figlio del maestro dell’horror Mario, scritta con Pupi e Antonio Avati e prodotta da quest’ultimo con Gianni Minervini, appartiene al filone de LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO e ZEDER. La follia dietro l’apparente normalità. Nella struttura, appunto, nei dosati e ben calcolati colpi di scena, nel non ricorrere a effetti speciali ricorda quelle pellicole, ma allo stesso tempo se ne distacca per via della trama. Perversione, ambiguità, pochi ma importanti particolari truculenti lo rendono sconvolgente e malato. Proprio la malattia è un elemento che accomuna i tre protagonisti. La cecità di Robert, il sadismo di Lucy e la necrofilia di Jane. MACABRO non ha niente da invidiare a tanti altri horror titolati, eccellente poi l’ultimo quarto d’ora. Molto bravi e con le facce giuste i tre interpreti principali: Bernice Stegers (reduce da LA CITTA’ DELLE DONNE di Fellini), Veronica Zinny e Stanko Molnar. Suggestivo il mix di temi musicali composti da Ubaldo Continiello.

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