Regia di Marco Risi vedi scheda film
Bello, e anzi mi ha stupito in positivo. Far vedere la storia di un giornalista che ha avuto il coraggio di sfidare la camorra si prestava a molti rischi, non ultimi quelli della retorica e dell'idealizzazione. Invece Marco Risi gira un racconto sobrio ma incisivo, dove i personaggi e le situazioni sono credibili e realistici, e dove la criminalità non ha quell'aria finta che ha nelle fiction televisive. Il regista rappresenta senza reticenze, ma anche senza compiacimento, il mondo della camorra, e i suoi intrecci con quello della politica. La violenza viene mostrata quel tanto che serve per far vedere quant'è orribile e crudele, senza quella spettacolarizzazione e quell'enfasi che a me infastidiscono non poco.
Un merito non piccolo alla riuscita del film va a de Rienzo, che dà vita ad un cronista che crede nella giustizia e nell'onestà in modo semplice e schietto, come d'istinto, senza velleità e senza pretese di paladino della verità. Non ha, cioè, quell'aria di vendicatore intrepido, di giustiziere del popolo contro i potenti corrotti che avevano certi personaggi simili in film degli anni '70. Anche per il resto, infatti, è un uomo con le sue luci e le sue ombre, le sue vitù e le sue miserie (si pensi ad es. al suo comportamento non esemplare con la fidanzata). Il modo in cui mette alle strette i bugiardi che incontra nel suo lavoro è tagliente ma non retorico, perché usa la sola forza intrinseca della verità. E' coraggioso nel modo giusto, senza essere strafottente, e nei momenti brutti ha paura come qualunque uomo in quelle situazioni. Un'altra cosa che mi è piaciuta di lui è che rifiuta i compromessi con il male.
I dialoghi sono ben scritti e le scene vengono tagliate sempre nel momento giusto. Bravi ho trovato tutti gli attori, che danno tutti corpo a personaggi credibili. I camorristi e le loro riunioni sono rappresentati con forza ed efficacia; anche qui c'è la rinuncia alla spettacolarizzazione fine a se stessa. Buffo, no, che per parlare bene di un film ho dovuto spiegare a lungo quello che non è?
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