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About Elly

Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film

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La recensione su About Elly

di bradipo68
8 stelle

About Elly è la fotografia di cosa è l'Iran oggi e soprattutto ci fa capire che esiste altro oltre a Teheran e ai villaggi montani dispersi nel bel mezzo del nulla.
Esiste la borghesia,quella che si può permettere una macchina decente( anche se un pò vecchiotta) per organizzare una gita collettiva al mare( Caspio) e passare un week end tra chiacchiere, mangiate, bevute e fumate.
A prima vista sembra tutto bello in questa fotografia ma in realtà se si guarda con attenzione vengono alla luce le prime ombre.
Il gruppo di famiglia con bambini è completato da Elly ,maestra di uno dei bambini e da Ahmad, emigrato in Germania e ritornato per una vacanza dopo aver divorziato dalla moglie tedesca.
Il weekend è stato organizzato dal gruppo( tutti compagni di studi all'università con relative famiglie) con la speranza neanche tanto recondita di formare una nuova coppia( Ahmad ed Elly,appunto).
La villa al mare è disabitata da tempo, diroccata con i vetri rotti (residuato di un momento della civiltà iraniana senza dubbio più florido e felice), ma il gruppo non demorde e ci si sistema.
Fino a che nella concitazione del salvataggio di uno dei bambini dalla furia del mare, Elly,che era deputata al loro controllo, sparisce.
Le dinamiche del gruppo, che ripropone in piccolo un veritiero spaccato della società iraniana, a questo punto vengono alla luce.
Le donne guidano la macchina, parlano al telefonino, hanno occhiali firmati e abiti costosi ma devono andare in giro sempre col capo velato e vivono in una codizione di subalternità ai loro uomini che non perdono l'occasione di prevaricarle.
E, ricordiamolo,sono tutti esponenti ad alto livello di scolarizzazione.
Le donne per comodità sono costrette a piccole bugie per vivere meglio ma progressivamente queste omissioni affiorano complicando loro la vita .
Il vero volto di una società maschilista viene presto fuori in questo Grande Freddo all'iraniana in cui abbiamo due intrusi: Elly e Ahmad.
Elly sparisce presto ma nel film  più che assistere alla sua ricerca vediamo un reiterato gioco delle parti in cui le menzogne sono il carburante del gioco al massacro che come rituale collettivo si perpetra.
Ahmad che è l'unico che ha assaporato la vita occidentale è il punto di vista dello spettatore. E' perplesso, confuso e non capisce perchè bisogna formalizzarsi tanto su cose che ritiene ininfluenti nella tragedia che è capitata.
Eppure anche lui fa parte del meccanismo maschilista col suo silenzio/assenso nonostante si noti che sia diverso dagli altri.
Farhadi aggira la censura con un sofisticato gioco di specchi in cui l'Iran di oggi con la sua modernità posticcia e le sue contraddizioni evidenti è descritto sotto mentite spoglie.
C'è anche un momento in cui una decisione da prendere è messa al voto ma poi questo voto risulta decisamente taroccato dalla volontà (prevaricatrice) degli uomini.
About Elly è un racconto di amicizia che sfocia ben presto nella critica sociale in modo sottile ed allusivo in cui bugie e segreti arrivano a minare un legame apparentemente solido.
Vincitore dell'Orso D'Argento al  Festival di Berlino, recitato da famosi attori iraniani di estrazione teatrale, questo film è la testimonianza inoppugnabile che un altro cinema iraniano c'è.
Non solo Teheran e non solo realismo poetico.
A volte la fiction arriva a descrivere magnificamente quello che succede realmente facendosi beffe delle censure di regime.
E in questo caso avviene.

Su Asghar Farhadi

regia dal taglio moderno,direi quasi occidentale

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