Joe Breezy evade di prigione, ruba una macchina e cerca rifugio nella casa di campagna dove aveva nascosto il bottino di una rapina. L'abitazione, però, non è disabitata: l'uomo trova infatti tre persone - marito, moglie e cognata (amante del primo) - che, minacciati dal bandito, si riveleranno delle vere belve...
Note
Non uno dei capolavori di Fernando di Leo, anche se il regista pugliese lo considerava un progetto molto personale, realizzato con pochissimi mezzi e in un arco di tempo ristretto. La tensione è comunque palpabile, e il gioco (al massacro) tra i quattro protagonisti viene condotto con mano sicura. Da rivalutare.
Altissima tensione per un film torbido, grezzo ma stilisticamente elaborato. È un dilagare di pessimismo e misantropia che non risparmiano niente e nessuno. Nonostante qualche scadimento nei dialoghi e nella recitazione, è un piccolo cult da riscoprire.
Voto: 8 brutale
Grazie, "movieman": senza questo prezioso commento, non avrei MAI potuto cogliere " ruvidi carezze, languidi sguardi" e neppure "fucili spianati".
Paolo Cau
I triangoli che diventano quadrangoli in un gioco al massacro.Quando il bandito che ritorna nella casa di campagna dove ha seppellito il bottino di una rapina,la trova occupata da uno strano triangolo:marito moglie e sorella della moglie che non è affatto disdegnata dal cognato che con lei ha una relazione.Il bandito da semplice spettatore diventa parte attiva nella ridistribuzione delle coppie… leggi tutto
di leo dirige un film a costo sotto zero ,l'arredamento e i "quadri" in sala tra cui spicca John travolta dicono tutto, ma cerca di metterci del suo... sicuramente tiene sempre il ritmo altissimo per non farci capire i difetti di film e trama e in piu ci attira in questo quadrato amoroso.dove non manca nulla:matrimonio,tradimento,violenza,voglie particolari..nulla!Infatti i tre protagonisti… leggi tutto
Pochi secondi e già un sussulto: che ci fa qui la colonna sonora di Milano calibro 9, l'indimenticabile, gloriosa, trionfale Osanna di Bacalov? Di Leo mette in piedi un film talmente povero di mezzi che si ritrova costretto a riciclare vecchi temi di altri film: ad un certo punto parte perfino quello de La vittima designata (Maurizio Lucidi, 1971), sempre di Bacalov. Al di là del… leggi tutto
O.k, la lista ha mille limitazioni.
Ovviamente non ho inserito film che non ho visto.
Ovviamente non ci sono film che avevo già inserito nelle precedenti play list, quelle dell'horror.
Il perchè abbia…
Di Leo in questo film scardina la concezione bella e felice della famiglia, che in realtà racchiude al suo interno bugie e tradimenti, ben nascoste dietro alle apparenze. Quando il criminale arriva al casolare dei tre inquilini (moglie, sorella della moglie e marito) per cercare i suoi soldi che sono sotterrati sotto il camino, il castello di carte crolla miseramente e vengono fuori i peggiori…
di leo dirige un film a costo sotto zero ,l'arredamento e i "quadri" in sala tra cui spicca John travolta dicono tutto, ma cerca di metterci del suo... sicuramente tiene sempre il ritmo altissimo per non farci capire i difetti di film e trama e in piu ci attira in questo quadrato amoroso.dove non manca nulla:matrimonio,tradimento,violenza,voglie particolari..nulla!Infatti i tre protagonisti…
Pochi secondi e già un sussulto: che ci fa qui la colonna sonora di Milano calibro 9, l'indimenticabile, gloriosa, trionfale Osanna di Bacalov? Di Leo mette in piedi un film talmente povero di mezzi che si ritrova costretto a riciclare vecchi temi di altri film: ad un certo punto parte perfino quello de La vittima designata (Maurizio Lucidi, 1971), sempre di Bacalov. Al di là del…
I triangoli che diventano quadrangoli in un gioco al massacro.Quando il bandito che ritorna nella casa di campagna dove ha seppellito il bottino di una rapina,la trova occupata da uno strano triangolo:marito moglie e sorella della moglie che non è affatto disdegnata dal cognato che con lei ha una relazione.Il bandito da semplice spettatore diventa parte attiva nella ridistribuzione delle coppie…
La penuria dei mezzi economici è palpabile più della tensione effettiva (non per questo un demerito) e il film risente del ricordo del Teorema pasoliniano. Il film di Di Leo non è memorabile soprattutto per almeno una metà, poi lentamente si solleva e si fa subdolamente più interessante, il cinismo e la perversità dei personaggi sono ben delineati fino ad un finale ben diretto e delineato.…
Su richiesta di joseba recupero l'idea tematica avuta in contemporanea e suggerisco alcuni titoli variegati per un argomento molto approfondito dal cinema di tutti i tempi: l'assurda follia della distruzione di…
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Commenti (4) vedi tutti
Trash minimale (girato tutto in due stanze), che non sa se essere drammatico o erotico, ed annoia su entrambi i versanti. Voto 4.
commento di ezzo24Altissima tensione per un film torbido, grezzo ma stilisticamente elaborato. È un dilagare di pessimismo e misantropia che non risparmiano niente e nessuno. Nonostante qualche scadimento nei dialoghi e nella recitazione, è un piccolo cult da riscoprire. Voto: 8 brutale
commento di ProfessorAbronsiusGrazie, "movieman": senza questo prezioso commento, non avrei MAI potuto cogliere " ruvidi carezze, languidi sguardi" e neppure "fucili spianati". Paolo Cau
commento di Paolo CauRuvidi carezze, languidi sguardi e fucili spianati.
commento di movieman