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Il grande racket

Regia di Enzo G. Castellari vedi scheda film

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denis00089

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La recensione su Il grande racket

di denis00089
8 stelle

A Roma l'organizzazione criminale capitanata da "Rudy il marsigliese" terrorizza i negozianti della capitale attraverso il racket e le estorsioni. Il maresciallo Palmieri (Fabio Testi) ,stufo dell'immobilismo della polizia decide così di creare un gruppo armato chiamando a se tutti i taglieggiati dalla banda del marsigliese, al fine di riprendersi il controllo della città e ristabilire l'ordine.
Nel 1976,dopo due film non propriamente riusciti come "Cipolla colt" e "Le avventure e gli amori di Scaramouche", Castellari ritorna al poliziesco tradizionale,sfornando sicuramente una delle sue opere migliori in assoluto.
La cosa che in questo film salta subito all'occhio e la caratterizzazione dei personaggi femminili,sicuramente diversa rispetto alle altre pellicole coeve; nello specifico, infatti, il personaggio femminile di Anna Zinnemann risulta davvero molto masculino e spietato se paragonato ad altri film polizieschi italiani dove,solitamente, il ruolo della donna è sinonimo di sottomissione e vessazione. Pestaggi,intimidazioni, sparatorie, parolacce....insomma,un personaggio che di femminile ha ben poco!
Come in tutti i film di Castellari anche qui l'azione è molto acrobatica e assai efficace, diretta con mestiere e mano svelta da un regista che ancora una volta sembra aver assimilato in modo egregio l'uso del rallenty come strumento per enfatizzare la violenza e la spettacolarità (lui dice di essersi ispirato a Peckinpah,ma secondo me il suo stile paradosalmente  ricorda  più quello di Walter Hill),mai fine a se stessa ma,al contrario,valore aggiunto imprescindibile. La violenza è stemperata spesso e volentieri da sane dosi di humour, mai fuori posto e sempre molto equilibrate, mentre la recitazione,seppur non adamantina è comunque dignitosissima. La colonna sonora è a carattere hard rock, molto in linea con le immagini e con le scene d'azione, ed è composta dai fratelli De Angelis (che hanno composto la maggior parte dei polizieschi del regista),che ancora una volta dimostrano di sapersi destreggiare bene dal punto di vista compositivo.
Non è un capolavoro assoluto,questo no, ma sicuramente un poliziesco cazzutissimo con cui è impossibile annoiarsi.
Da vedere assolutamente!

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