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La donna di sabbia

Regia di Hiroshi Teshigahara vedi scheda film

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La recensione su La donna di sabbia

di kikisan
10 stelle

Un uomo di nome Niki Jumpei(Eiji Okada)sta attraversando una zona costiera desertica e sabbiosa del Giappone;è un entomologo,il suo scopo è quello di trovare un nuovo esemplare di scarabeo della sabbia,vagheggia l'idea,una volta trovato l'insetto,di diventare famoso nell'ambiente scientifico...
Trova un relitto di barca coperto di sabbia,si assopisce,fa un sogno fatto di dune sovrapposto da un'immagine femminile(forse la moglie,un amore perduto,un amore aspirato...non si sa);si desta e si accorge che è passata l'ora per l'ultimo autobus che lo riporterebbe in città.
Incontra degli uomini che abitano nel villaggio vicino,i quali lo invitano a soggiornare per la notte presso una casa nelle vicinanze;l'uomo non trovando di meglio da fare,accetta suo malgrado l'invito...
Viene condotto ai margini di una enorme buca nella sabbia:sul fondo di questa è collocata proprio l'umile dimora,cui l'uomo,è destinato a trovare vitto e alloggio per la notte;per accedervi,deve scendere lungo un'instabile scala di corda,gli consigliano di non guardare su,se no gli va la sabbia negli occhi.Brutto auspicio...
Qui incontra la padrona di casa(Kyoko Kishida),la quale si mostra subito deferente nei confronti dell'uomo;fra i vari discorsi intrattenuti tra i due,la donna svela all'entomologo di essere vedova e che il marito ed il figlio,sono stati sepolti da una tempesta di sabbia.Intanto la sabbia si fa sempre più invadente,cade dal soffitto,sporca il cibo,contamina l'acqua da bere,tormenta sia l'uomo che la donna,continuano sempre a scrollarsela di dosso,si appiccica ai loro corpi resi madidi dall'umidità latente,portata dalla sabbia stessa.
L'uomo rimane molto sorpreso dalla figura di lei,dalla sua vulnerabilità,dalla sua ingenuità di donna"campagnola",quasi la deride:il culmine della sorpresa lo raggiunge quando durante la notte,vede la donna indaffarata a spalare la sabbia che dall'alto scende nella fossa,caricarla su ceste che vengono issate su dagli uomini del villaggio;questa scena è destinata a ripetersi ogni notte.In seguito verremo a sapere che questa sabbia spalata,viene rivenduta come materiale da costruzione in città e che il lavoro della donna viene retribuito sotto forma di approvigionamento di beni di prima necessità(cibo e acqua).
La donna gli spiega che se non facesse così,la casa rimarrebbe sepolta e per"effetto domino",la stessa sorte sarebbe toccata alle altre abitazioni del villaggio(che noi non vediamo mai).
Questo aggiornamento del mito di Sisifo:"E poi Sisifo vidi, che spasmi orrendi pativa che con entrambe le mani spingeva un immane macigno. Esso, facendo forza con ambe le mani ed i piedi su su fino alla vetta spingeva il macigno, ma quando già superava la cima, lo cacciava indietro una forza. Di nuovo al piano così rotolava l’orrendo macigno. Ed ei di nuovo in su lo spingeva e puntava; e il sudore scorrea pei membri e via gli balzava dal capo la polvere"(Omero-Odissea),sbalordisce fino ad un certo punto il protagonista,convinto di andarsene da quella situazione paradossale il giorno successivo.
Al mattino Niki si sveglia ed incomincia a prepararsi per la partenza;scorge la donna che dorme nuda,con il volto coperto da una specie di sudario,i granelli di sabbia le ricoprono il corpo formando degli astratti disegni sui seni,sui glutei.Per la prima volta l'uomo si rende conto della forte sensualità che emana da quella strana donna...
Fa per avviarsi verso la scaletta dalla quale si è calato la sera prima,è scomparsa!Non si perde d'animo,tenta la scalata a mani nude,ma la friabilità della sabbia non gli permette alcun progresso verso l'agognata ascesa,anzi peggiora ulteriormente l'instabilità delle pareti della fossa.E'prigioniero!
Tornato in casa cerca di ottenere spiegazioni dalla donna,questa gli risponde in maniera confusa,gli dice che lui è destinato a rimanere con lei,al fine di aiutarla nello spalamento della sabbia.Una scossa tellurica provoca un ulteriore caduta di sabbia,lui ritenta grottescamente la scalata,peggiorando ancora di più la situazione.
Apparentemente Niki pare essersi calmato,la donna ha intenzione di lavargli la sabbia di dosso,ma lui la aggredisce,la immobilizza,le tappa la bocca;il suo scopo è quello di barattare con gli abitanti del villaggio la libertà della donna con la sua.
Il tempo passa,le misere provviste finiscono,nessun cenno di riscontro da parte degli uomini del villaggio,l'uomo capisce che per sopravvivere alla prigionia deve assecondare le richieste della donna,la libera,forse inizia a provare qualche sentimento nei suoi confronti,almeno quello della pietà...Trova una bottiglia di sakè,ne beve una sorsata,la sua sete aumenta,cerca l'acqua,ma ormai questa è intrisa di sabbia;finalmente dall'alto viene calata una tinozza piena di acqua fresca,i due corrono verso il ristoro,Niki egoisticamente spinge via la donna e beve prima lui.
Per il momento è meglio abbandonare le velleità di fuga e cominciare il monotono ed apparentemente insensato,lavoro di spalamento della sabbia.Inizia così un momento di transizione nella storia,dove Niki incomincia a prendere coscienza della nuova situazione in cui si è venuto a trovare,incomincia anche a conoscere la sua"forzata"ospite. L'uomo si rende conto che la vita dentro a quel buco,non differisce molto dalla vita moderna e"tecnologicizzata"da cui proviene;mentre sta mettendo ordine fra le ampolle contenenti gli insetti da lui catturati,fra cui quello che cercava al'inizio del film,constata che la sua condizione è molto simile a questi.L'uomo-insetto prigioniero nella ragnatela tessuta dalla donna-ragno.
Nel suo io interiore,però,prevale sempre il desiderio di fuga,la speranza che qualcuno dalla città-notando la sua assenza-lo venga a cercare;costruisce una specie di trappola per uccelli,al fine di poterne catturare uno e potergli legare alla zampa un messaggio di soccorso...
Si potrebbe dire che in questa fase del film si compie un semplice disegno divino:un uomo,una donna,il lavoro,il cibo,il riposo,le abluzioni e...l'amore;già l'amore.Non si riesce a capire i sentimenti che Niki ha per la donna,forse un po' di tenerezza la prova,ma viene sempre smentito dalle sue azioni successive.
Immedesimandomi nell'interprete maschile,mi porta ad odiarlo,io amerei con tutte le mie forze quella donna fragile ma forte,debole ma risoluta,triste ma gaia...non mi limiterei solo a farci sesso.
Nel prosieguo del film(che non svelero')l'uomo tenterà la fuga ben due volte,con risultati diversi;un evento sembra separarlo dalla donna,ma l'epilogo sarà sorprendente e denso di interpretazioni.
Ma ora passiamo alle scene di sesso fra i due:le più belle e sensuali che siano mai state girate.Primissimi piani,lembi di pelle insabbiata,corpi insaponati,sguardi desiderosi,gemiti,una vera e propria gioia dei sensi...Un montaggio magistrale,chiaroscuri da manuale(il bianco e nero del film aiuta molto),nessuna volgarità.
La sabbia ovviamente è il più grande simbolismo del film;il suo scorrere rappresenta l'aspetto temporale,ma rappresenta anche il fluire dello sperma al termine dell'amplesso.Il suo scivolare giù dalle pareti della fossa,fa si che quest'ultima diventi un'enorme vagina in cui il protagonista viene fagocitato.
Notevoli anche le sequenze di quella specie di sabba organizzato dagli abitanti del villaggio,tutti mascherati e muniti di torce,con lo scopo di far accoppiare i due amanti in pubblico(contrappuntato da una magnifica musica percussiva ed ossessiva).
Il film più bello che abbia mai visto,se adesso dovessi compilare la mia personale playlist non esiterei ad inserirlo al N°1!
Un grazie ad Enrico Ghezzi che me lo ha fatto scoprire qualche anno fa su Fuori Orario.
Ho trovato una citazione del critico cinematografico giapponese Tadeo Sato che mi pare possa dare un'idea sintetica del film."Suna No Onna(titolo originale)è la ricerca di una libertà che si può trovare solo nei limiti della nostra condizione esistenziale".
Un film semplicissimo oppure ostico nel suo svolgimento.
Il film ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes,è stato tratto dall'omonimo romanzo di Kobo Abe del 1962.
L'attore protagonista Eiji Okada è l'indimenticato protagonista di Hiroshima,mon amour di A.Resnais;la bellissima Kyoko Kishida è la protagonista del bellissimo Manji(presente nel database con il titolaccio"La casa degli amori particolari),primo film giapponese a tema lesbico,girato dal grande Yasuzo Masumura e sceneggiato dall'altrettanto grande Kaneto Shindo.

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