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Cloverfield

Regia di Matt Reeves vedi scheda film

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La recensione su Cloverfield

di mc 5
4 stelle

E' il film piu' chiacchierato del momento, è già un "caso" cinematografico, un piccolo fenomeno: costato relativamente poco, e con un cast composto interamente di volti semi-sconosciuti, nelle prime settimane di comparsa nelle sale americane ha già ottenuto incassi record. Come è possibile? Il termine tecnico è "viral marketing", cioè una campagna promozionale preventiva condotta, con l'ausilio fondamentale di internet, in modo capillare e scientifico, ricorrendo a trucchi, astuzie ed espedienti mediatici di ogni tipo. Una strategia di comunicazione sofisticata e rivoluzionaria, tesa a creare un'attesa morbosa. Oddìo, qualcuno potrebbe ravvisare in tutto ciò un'attitudine a rincoglionire in modo invasivo e furbissimo lo spettatore; ma possiamo noi metterci qui a criticare le strategìe promozionali piu'avanzate che ci provengono dall'America? Evidentemente no, sarebbe una battaglia persa. La trama? fa sorridere nella sua pochezza e nel suo "già visto". Un gruppo di amici sta festeggiando in un locale di Manhattan un evento di carriera importante di uno di loro, quando i ragazzi vengono colti di sorpresa da un'invasione di alieni, anzi per la precisione un mostro orrendo che si porta dietro anche un esercito di insetti meccanici viscidi da far schifo. Vabbè diciamola pure la frase banale, legata alla supposta trovata che caratterizza il film: "il vero protagonista è la videocamera digitale". Infatti per tutta la durata della pellicola ogni immagine viene ripresa da questa "camerina" digitale e poi restituita a noi spettatori, con tutto l'annesso facilmente intuibile di immagini sghembe, teste tagliate fuori da inquadrature, mal di mare etc etc. Come dite? "Dove sta la novità?". Beh ragazzi cosa pretendete da chi in questi anni ha conquistato (J.J.Abrams, in veste di creatore/produttore) consensi popolari vastissimi attraverso serie tv come "Lost" o "Alias"? Che cos'altro se non estrema perizia nel costruire, attorno a sceneggiature discutibili ed ovvie, interesse e curiosità? Certo, se uno volesse spaccare il capello in quattro, potrebbe argomentare che un conto è fare Cinema (cioè una roba con bravi attori, sceneggiature articolate, e soprattutto qualche idea) e altra cosa è inventarsi fenomeni mediatici; ma noi queste considerazioni le lasciamo ai "passatisti" e tiriamo avanti...(era ironico, se non s'è capito).
Intendiamoci: se qualcuno desumesse dalle mie ironìe che si tratti di un film "tirato via" è meglio che cambi idea, perchè dietro questa pellicola c'è un evidente sforzo che trova la sua perfetta realizzazione nel conseguimento dell'obiettivo primario: creare ANGOSCIA continuamente, angoscia crescente, che non lascia spazio a nessun varco di consolazione, in un delirio di immagini concitate, cupe, crudeli. Sicchè lo spettatore diventa preda di un'ansia quasi insostenibile. E questo mostro, che ricorda piu' Godzilla che King Kong, non ha alcuna sfumatura: è una furia e basta. Per quanto ovvio, è opportuno ricordare che su tutto si avverte il tragico respiro di un "convitato di pietra": il solito 11 settembre. Fra l'altro in giro già si vocifera di singolari analogìe con l'atteso (e ormai prossimo all'uscita) "Diary of the dead" di Romero: staremo a vedere. All'uscita della sala qualcuno sospirava che "ha fatto piu' danni il Blair Witch Project che la guerra..." Mah. Al di là delle ironìe, va comunque detto che questo film ha due caratteristiche: 1) come accennavo prima, riesce a portare a casa il risultato di creare disagio, malessere ed ansia nel pubblico, dunque in questo senso "missione compiuta". 2) Il film rinnova sensibilmente lo stile ormai obsoleto dei vecchi "catastrofici" tipo "Independence day", sostituendolo con qualcos'altro che, unendo agli effetti speciali tutto uno studio psicologico (per quanto semplicistico) sui personaggi, riesce a a restituire al pubblico una percezione di forte realismo. In altre parole: si tende a rendere sempre piu' palpabile, realistico e credibile (vuoi per gli effetti speciali vuoi per le reazioni umane dei protagonisti) ciò che è quanto di piu' palesemente fantastico ed implausibile. Tendenza che mi lascia perplesso, ma ognuno poi alla fine si sceglie il Cinema che preferisce. Quindi onore al merito di chi, oltretutto con budget ridotto, è riuscito a conseguire risultati importanti al botteghino, ma ciò non scalfisce la mia percezione di un film nei cui confronti la critica è stata eccessivamente generosa (ne hanno parlato benino quasi ovunque). Perchè poi quando uno, in questi stessi giorni, va al cinema e vede prodotti come il nuovo Woody Allen, fa presto a dimenticare Cloverfield...e a considerare che il cinema vero sta da tutta un'altra parte, al di là di internet e di qualsiasi diavoleria mediatica.

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